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Spesso gli investitori tendono a focalizzarsi sulle performance di breve periodo senza allargare lo sguardo. Basterebbe infatti vedere la performance di azionari ed obbligazionari a 12 mesi per capire come in realtà non siamo di fronte a performance memorabili
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Abbiamo costruito con dei semplici ETF portafogli bilanciati per capire il rendimento annuo di un investimento globale ed europeo. Il risultato è sorprendente
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Un portafoglio 50/50 a cambio aperto ha ottenuto performance migliori dello stesso investimento in versione Eur hedged e di un investimento bilanciato della zona Euro
A differenza del mercato americano dove i fondi indice, ma anche gli ETF bilanciati, sono strumenti diffusi ad uso e consumo dei financial advisor, in Italia ancora non si vede all’orizzonte qualche società emittente con il coraggio di compiere una mossa che probabilmente raccoglierebbe molto infastidendo però quegli stessi intermediari istituzionali che collocano fondi attivi bilanciati alla loro clientela retail.
Peccato, perché per un investitore avere la possibilità di investire in strumenti di questo tipo permetterebbe di risparmiare costi doppi di acquisto, di ribilanciamento e di tempo nella definizione della allocation. Scegliendo il profilo di rischio, l’investitore con un semplice clic potrebbe in autonomia scegliere un maggior peso sull’azionario piuttosto che sull’obbligazionario magari anche con la generazione di una rendita periodica offerta dal mix di cedole e dividendi.
Siccome però questi prodotti sono molto rari andiamo a vedere come si sarebbe comportato negli ultimi 12 mesi un ideale portafoglio bilanciato costruito con due semplici ETF, uno azionario ed uno obbligazionario possibilmente aggregate ovvero comprensivo di titoli di stato e corporate.
Cominciamo da un investimento globale considerando che tutti i dati di performace sono al 10 luglio 2020. Prendendo i due ETF di iShares Msci Core World - IE00B4L5Y983 e SPDR Global Aggregate Bond - IE00B43QJJ40 scopriamo che un portafoglio bilanciato 50/50 negli ultimi 12 mesi al netto dei bassissimi costi di gestione ha retrocesso all’investitore un rendimento lordo tasse del 3,4% (generato dal +2,4% dell’azionario e dal +4,5% dei bond ovviamente pesati ciascuno per il 50%).
Abbiamo la possibilità di misurare anche il rendimento di un analogo investimento ma in versione Eur hedged, ovvero coprendo il rischio di cambio, variabile sempre importante quando si ragiona di investimenti globali.
In questo caso l’ETF azionario iShares Msci World Eur hedged - IE00B441G979 viene combinato all’ETF obbligazionario iShares Core Global Aggregate Eur hedged - IE00BDBRDM35. La performance degli ultimi 12 mesi risulta essere in questo caso decisamente più bassa e nell’ordine del 2,3% complessivo (0,9% azionario e 3,7% bond) a causa dei copertura combinato al mancato apporto della leggera rivalutazione del Dollaro e dello Yen.
Abbiamo la possibilità anche di misurare come si è comportato un bilanciato tutto zona Euro. Utilizziamo anche in questo caso i liquidissimi ETF di iShares. Per la componente azionaria iShares Core EMU - IE00B53QG562, mentre per la parte obbligazionaria iShares Eur Aggregate Bond - IE00B3DKXQ41. La performance a 12 mesi in questo caso è ancora peggiore delle precedenti con un valore di -1,8% complessivo (-5% equity e +1,4% bond anche in questo caso pesati al 50%).
Ognuno dei lettori potrà ovviamente pesare le performance a suo piacimento per estrarre l’andamento di portafogli più prudenti piuttosto che più aggressivi, ma comunque nessuno credo possa dire che i mercati con queste performance annue sono stati capaci di generare finora numeri da bolla speculativa.