Come si muoveranno i grandi investitori sugli ETF tematici nei prossimi anni? Gli ETF attivi interessano? E l’ESG sarà ancora centrale nella strategia dei collocamenti? Domande che potrebbero influenzare la tendenza non solo delle masse amministrate ma anche dei prezzi di molte azioni. Nell’interessante sondaggio annuale condotto da Brown Brothers Harriman ( 2023 Global ETF Investor Survey - Brown Brothers Harriman) tra investitori istituzionali americani, europei e cinesi è stato chiesto quale tema di investimento prevedono di inserire all’interno dei portafogli.
La prima osservazione che si può fare osservando le risposte è che gli investitori americani sono decisamente più interessati a crypto e cannabis degli europei. Il 55% degli investitori americani prevede di inserire ETF legati alle crypto e alla blockchain rispetto al 29% degli europei. La cannabis interessa il 23% degli intervistati contro il solo 8% degli europei.
I temi più interessanti per gli americani rimangono internet e l’intelligenza artificiale. Sei su dieci acquisteranno ETF tematici di questo tipo.
Sempre internet, ma abbinato ai temi dell’ambiente e del clean energy , interessano invece un investitore europeo su due. Tema ambientale molto sentito anche tra gli investitori cinesi assieme a internet che per otto investitori su dieci rimane il tema assolutamente da cavalcare nel 2023.
Diversa anche la visione sul tema healthcare. Un investitore americano su due ha intenzione di inserirlo in portafoglio. Solo un europeo su quattro agirà invece in tal senso.
Tematici, Attivi ed ESG: cosa faranno gli investitori
Altra interessante domanda è stata quella relativa a quanto peso occuperanno i prodotti tematici all’interno del portafoglio ETF nei prossimi tre anni. Qui i cinesi dimostrano il loro coraggio con una percentuale del 50% che ha risposto che ha come obiettivo una percentuale di tematici compresa tra l’11% e il 20% del portafoglio, contro il 33% degli europei e il 26% degli americani. Ma un americano su quattro ha intenzione di arrivare tra 21% e 50% di tematici in portafoglio, come i cinesi. Molto più prudenti gli europei che solo nell’8% degli intervistati hanno intenzione di arrivare a questa percentuale significativa e forse un po' esagerata.
Oltre ai tematici emerge anche una voglia di ETF attivi. Nelle risposte alla domanda quanti investitori prevedono di incrementare l’allocazione in ETF attivi nel 2023, si va dal 48% dei cinesi fino al 32% degli europei.
Doverosa chiusura per il tema ESG. Il 50% degli intervistati aumenterà la propria esposizione ESG nel portafoglio ETF, ma c’è anche un 9% che prevede di ridurlo. La Cina fa la parte del leone con il 62% degli intervistati che prevede di inserire ETF ESG in portafoglio. Tornando a coloro che non mostrano particolare interesse nell’aumentare l’esposizione al tema ESG, la mancanza di interesse del cliente e la preoccupazione circa la performance futura sono nei pensieri di uno su due degli intervistati che non hanno interesse per la sostenibilità.
Un sondaggio interessante e ricco di spunti quello presentato da BBH dal quale emerge una certa continuità con il 2022. ETF tematici, attivi e ESG saranno ancora la forza trainante dell’industria dei prodotti passivi 2023.