Nelle fasi di mercato negative spopola il detto "Cash is the King". Una frase spesso utilizzata dai gestori per stare ad indicare che si preferisce mettere al riparo il capitale dalle turbolenze che colpiscono i mercati azionari ma, come il 2022 ha insegnato, anche i mercati obbligazionari non sono esenti da correzioni importanti.
Oggi la liquidità ha però acquistato una rinnovata dignità grazie al recente rialzo dei tassi della BCE. E secondo le dichiarazioni più recenti di Lagarde e soci non è ancora finita qui.
Ma cosa si intende per strumento di liquidità quando si investe in ETF? Vengono classificati come ETF di liquidità tutti quegli strumenti che non investono in titoli con scadenze che superano l’anno. Solitamente entrano in questa categoria fondi che investono in titoli di stato a breve scadenza (come i BOT italiani) oppure depositi e altri strumenti liquidi e regolabili addirittura il giorno successivo. In questo caso particolare il tasso di riferimento europeo è solitamente l’Euro short term (€STR). Essenziale per catalogare lo strumento come sicuro e privo di volatilità, oltre alla presenza di emittenti di categoria investment grade anche l’assenza di rischio cambio. Quindi ogni titolo sottostante sarà emesso in euro.
L’assenza di rendimento degli anni passati (o addirittura la presenza di tassi negativi) ha fatto sì che molte case di investimento hanno di fatto rinunciato a presidiare questa tipologia di investimento che per sua natura deve anche avere commissioni di gestione molto basse per essere competitivo. Quindi anche scarsi guadagni per chi gestisce lo strumento.
Puntare sulla liquidità con gli ETF
Gli ETF monetari quotati sul mercato a disposizione degli investitori italiani praticamente si contano sulle dita di una mano. Xtrackers Eur Overnight rate swap, Lyxor Eur Overnight return, Amundi ETF Govies 0-6 investment grade euro e Invesco Euro cash 3 month sono i superstiti dell’era dei tassi zero.
Con masse superiori al miliardo di euro per i primi due, questi ETF hanno dei costi minimi compresi tra 0,10% e 0,15% con il dato della volatilità che testimonia l’assenza praticamente totale di oscillazioni. Il più volatile è infatti l’ETF di Amundi con ben lo 0,19% di oscillazione annua. Volatilità inesistente con rendimenti che invece tornano a superare il 2% grazie al rialzo dei tassi BCE.
Di questi quattro ETF due, i più capitalizzati, sono a replica sintetica, mentre Amundi e Invesco replicano fisicamente l’indice.
Il rischio di un ETF sintetico è naturalmente quello di fallimento della controparte con cui si finalizzano i contratti swap anche se la normativa Ucits ha decisamente ridimensionato questo fattore. Altro rischio potrebbe essere rappresentato dai collaterali messi a garanzia decisamente diversi rispetto al sottostante primario, la liquidità, e che quindi in caso di insolvenza di una controparte derivata potrebbero provocare qualche difficoltà di replica integrale dell’ETF.
Per quello che riguarda Xtrackers, dal KIID apprendiamo che l’ETF mira a riflettere la performance del DEUTSCHE BANK EURO OVERNIGHT RATE Index. L'indice riflette le performance di un deposito con tasso di remunerazione Euro short term rate (€STR), con interessi su base giornaliera destinati al reinvestimento nel deposito stesso e con un aggiustamento aggiuntivo di 8,5 punti base.
Andando sull’ETF di Lyxor stesse condizioni di spread rispetto al tasso Euro short term con la sola differenza che l’indice replicato è il Solactive Euro Overnight Return.
Come si deduce quotidianamente dal sito BCE ( Euro short-term rate, €STR)questo tasso di rendimento oggi è vicino al 2,5% al lordo delle tasse e dei costi di gestione.
Rendimenti più elevati per l’ETF di Amundi che investe in titoli di stato della zona euro con scadenza non superiore ai 6 mesi. I tre paesi principali rappresentati nell’ETF sono Germania (28%), Francia (27%) e Italia (18%). Considerando che un tasso di interesse tedesco a 6 mesi oggi è superiore al 2% e quello italiano al 3%, il rendimento a scadenza dell’ETF in questo caso è decisamente più interessante. Stesso universo investibile per l’ETF di Invesco.
Gli ETF di liquidità tornano quindi ad assumere una loro dignità grazie a rendimenti positivi al netto di costi e tasse. L’interesse degli investimento aumenta anche perché lo strumento èIdeale come parcheggio, ma può anche ritornare a rivestire il ruolo di vera e propria asset class di portafoglio con strumenti sicuri, liquidi e privi di volatilità.