L’intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti. Osservando Google Trends si nota un boom di ricerche online sul tema. Le persone cercano di capire, altre volte sperano di trovare la soluzione più semplice ai propri problemi. Per il momento quello che emerge è che l’intelligenza artificiale non sembra ancora essere in grado di sostituire l’uomo nella gestione degli investimenti. Un esempio concreto arriva proprio dal mercato degli ETF.
In America è quotato AIEQ, l’ETF AI Powered Equity che nelle intenzioni dei suoi creatori basa le sue scelte sulle indicazioni che arrivano dall’intelligenza artificiale che utilizza IBM Watson.
Come indica la casa di investimento nel suo sito internet dedicato, questo è il primo ETF gestito attivamente da un'intelligenza artificiale che seleziona i titoli. Vengono analizzati milioni di punti dati tra notizie, social media, rapporti di settore e di analisti, rendiconti finanziari di oltre 6000 società statunitensi, dati tecnici, macro, di mercato e altro ancora. IBM Watson dovrebbe riuscire a fornire le indicazioni migliori di investimento.
Una “perla” precedentemente disponibile solo per gli hedge fund e le società di trading professionali, adesso accessibile come soluzione preconfezionata in un ETF. Come vedremo tra poco con risultati alla fine non così esaltanti.
AIEQ in dettaglio
L’intelligenza artificiale individua tra le 6000 azioni analizzate 30/200 società con il potenziale di apprezzamento maggiore nei prossimi 12 mesi. Obiettivo rimuovere tutti i tipici bias comportamentali che anche un’analista umano si porta dietro quando fa stock picking.
ETF nato nel 2017 e quotato al Nyse ha un costo annuo di 0,75%. Secondo l’ultima scheda mensile al suo interno sono presenti circa 170 azioni con JPMorgan, Las Vegas Sands e Novavax a guidare il drappello delle più pesate con il 4% del portafoglio. Nella top ten troviamo anche Uber, Palantir, United Airlines e Goldman Sachs. A livello settoriale il peso è prevalentemente ripartito tra informatica (22%), health care (18%), industriali (15%) e beni di consumo (14%).
Ma come si è mosso questo ETF rispetto al mercato di riferimento, ovvero lo S&P500? Alla data del 20 febbraio 2023, a distanza di 12 mesi la performance era inferiore di 5 punti percentuali contro il -6% dell’ETF che replica lo S&P500. Impressionante il divario a distanza di 5 anni. Sono infatti oltre 30 i punti percentuali che dividono AIEQ dallo S&P500. Non proprio una bella figura insomma per l’intelligenza artificiale.
Come sempre il fenomeno è nuovo e richiederà tempo per affinarsi ed ottenere (forse) risultati più confortanti per essere degno di fiducia. Ancora oggi le ricerche compiute con ChatGtp su argomenti particolari e che richiedono un elevato livello di conoscenza sono dense di errori. Il clamoroso errore dell'intelligenza di Google, Bard, è costato caro al titolo in borsa. Lo stesso autoapprendimento della macchina è messo in dubbio dalla correttezza dei rilievi che vengono fatti dagli esseri umani. Manca insomma quell’autorevolezza fondamentale (e quel controllo) per dare all’intelligenza artificiale quella fiducia necessaria anche per gestire il denaro e gli investimenti.