Fitch ha fornito una stima del peso dei generi alimentari nei panieri di inflazione dei Paesi emergenti: superiore al 40% nell’Africa sub sahariana, al 39% in India, al 20% per Indonesia, Brasile, Turchia e Messico. Uno scenario quindi che rischia di far deragliare le Nazioni che già si sono mosse con ripetuti rialzi nei tassi di interesse per fronteggiare l’aumento dell'indice dei prezzi al consumo. Il combinato costo del denaro e prezzo del cibo più elevati rischia di far scoppiare un pericoloso malcontento sociale..
Il mondo del food and beverages a questo punto potrebbe essere il beneficiario netto di una situazione che non potrà che scaricarsi a valle su consumatori, i quali taglieranno le spese non essenziali per andare su quelle primario. Il comparto è considerato difensivo proprio per la sua natura anticiclica, il food and beverage europeo in realtà si trovo sotto di oltre il 10% dai massimi fine 2021.
Investire nel settore food & beverage con gli ETF
Interessante in chiave tattica l’eccellente reazione di marzo con un ritorno in quella zona di supporto di lungo periodo che potrebbe essere sfruttata per ritornare su un tema difensivo come questo. Non sfugge infatti come proprio da quelle parti passa la trendline ascendente che sale dai minimi del 2009. I prezzi stanno comunque riuscendo a rimanere sopra i massimi pre-pandemia e tutto sommato questo è un buon risultato considerando le difficoltà che l’intero settore della ristorazione ha subito durante il picco del Covid.
iShares e Lyxor hanno sul mercato due ETF che investono nel settore europeo del cibo e bevande con un’adeguata capitalizzazione (superiore ai 100 milioni di euro) e storia. A livello geografico la Svizzera domina con il 33% di peso grazie alla presenza di Nestle che da sola copre il 30% del paniere.
Seguono un drappello di azioni note ai consumatori del Vecchio Continente come Diageo, Pernod Ricard, Danone e Heineken che portano il Regno Unito a pesare per il 20% del portafoglio e la Francia il 15%. Non è un settore particolarmente economico a livello di fondamentali: il rapporto tra prezzo e utili è superiore a 22 così come il rapporto prezzo valore di libro è superiore a 3. Valutazioni comunque compatibili con settori difensivi di questo tipo che potrebbero rappresentare uno scudo per l’investitore alla ricerca di azioni anti cicliche in un contesto di recessione economica.