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Questa settimana analizziamo il Coffeehouse Portfolio e la sua allocation 60/40
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Molto focalizzato sullo stile, il Coffeehouse ricerca nella diversificazione tra small e large cap un motore di extrarendimento
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Riadattiamo il portafoglio per un investitore italiano utilizzando strumenti low cost come gli ETF
Continua il nostro viaggio nei portafogli di investimento più celebri tra gli advisor americani. Dopo Permanent, All Season e Butterfly è il turno del Coffeehouse Portfolio. Creato da Bill Schultheis, co fondatore di Soundmark Wealth Management, il Coffeehouse è un portafoglio al 60% azionario che gioca molto sul fattore di rischio legato allo stile.
Come negli articoli precedenti ho deciso di trasformare il portafoglio originale made in USA in qualcosa di più sensato ed adatto ad un investitore italiano. Vediamo subito quella che è l’asset allocation del Coffeehouse Portfolio e i pesi delle relative asset class:
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10% Azionario America Large Cap Blend
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10% Azionario America Large Cap Value
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10% Azionario America Small Cap Blend
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10% Azionario America Small Cap Value
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10% Azionario Internazionale
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40% Treasury Medio Termine
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10% REITs
Compresi i REITs, l'esposizione azionaria di questo portafoglio arriva al 60%. La componente bond è molto semplice e si basa su titoli di Stato a scadenza intermedia. La componente azionaria per una fetta consistente del portafoglio (il 40%) gioca sullo stile dividendo a metà large cap con small cap, a loro volta divise a metà tra value e blend (ovvero value e growth assieme).
Coffeehouse Portfolio: l'asset allocation per l'investitore italiano
Dopo aver visto la suddivisione originale tra le diverse asset class del Coffeehouse Portfolio, ora prendiamo il portafoglio originale e rimodelliamolo con ciò che è più adatto per un investitore italiano. Ecco come sarebbe composto:
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10% Azionario America Large Cap Blend + 10% Azionario Internazionale: in questo caso possiamo tranquillamente mettere assieme queste due componenti equity in un unico strumento azionario internazionale. L’ETF Vanguard FTSE All World (codice isin IE00BK5BQT80) rimane la scelta ideale. Esposizione globale a paesi sviluppati ed emergenti per catturare la crescita futura dell’economia mondiale.
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10% America Small Cap Value + 10% America Small Cap Blend: per cercare di ridurre l’esposizione valutaria al Dollaro le small caps (tra l’altro già contenute seppur in minima parte nell’ETF globale di Vanguard) che preferisco inserire per questo 20% sono due. L’ETF iShares EMU Small Cap (isin IE00B3VWMM18) può servire allo scopo unendo value e growth del Vecchio Continente in unico strumento. A questo 10% aggiungiamo altri 10% di ETF SPDR Russell 2000 US Small Cap (isin IE00BJ38QD84) per dare una copertura internazionale.
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40% Treasury a Medio Termine: semplice nella sua funzione, l’investimento nella componente obbligazionaria a medio termine è anche piuttosto agevole da replicare tramite ETF. Anche in questo caso la scelta ricade sullo strumento più liquido a maggior capitalizzazione. L’ETF iShares Eur Government Bond 3-5 yrs (isin IE00B1FZS681) che investe in titoli di stato UE con scadenza compresa fra 3 e 5 anni può rappresentare lo strumento utile a stabilizzare il portafoglio seppur con ambizioni di rendimento al momento piuttosto ridotte.
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10% REIT: L’investimento con questi strumenti legati a doppio filo al mondo immobiliare può essere fatto con ETF globali oppure più focalizzati al mondo europeo. Preferisco sempre, nel rispetto di un equilibrato fattore di rischio valutario, investire a livello globale. A tal proposito l’ETF SPDR Dow Jones Global Real Estate (isin IE00B8GF1M35) offre questa copertura.
Il Coffehouse Portfolio è così completo. Low cost con una forte connotazione di stile azionario senza dimenticare la semplicità e la sicurezza di una fetta molto consistente di titoli di stato. Un classico 60/40 che cerca di catturare extra rendimento soprattutto da small cap e REIT.