Investire nelle due principali asset class di investimento, azioni e obbligazioni, aggiungendo il metallo prezioso che ha fatto la storia della finanza globale, l’oro. Questa è la sintesi perfetta del Golden Butterfly Portfolio.
Il Golden Butterfly è fondato sugli stessi valori che supportano il Permanent Portfolio, quindi un portafoglio semplice, stabile e in grado di muoversi bene in ogni ambiente di mercato basandosi su cinque classi di investimento esclusivamente americane. Azionario large e small cap, obbligazionario a medio e lungo termine e infine oro.
In questo articolo " Portafoglio Golden Butterfly: come costruirlo e cosa aspettarsi" avevo già descritto come replicare questa asset allocation utilizzando i pesi originari e adattandoli per quelle che devono essere le caratteristiche di un investitore europeo che cerca una maggiore diversificazione.
Riepilogando queste sono le asset class che compongono il Golden Butterfly originale:
- 20% Azionario America;
- 20% Small Cap America Value;
- 20% Treasury Lungo Termine;
- 20% Treasury Breve Termine o Conti Deposito;
- 20% Oro.
Golden Butterfly: un confronto con il bilanciato
Come ho già fatto per altri celebri portafogli ho deciso di sottoporre a backtest il Golden Butterfly per confrontarlo con l’equivalente portafoglio bilanciato tradizionale allineato al profilo di rischio corrispondente. In questo caso 50% azionario e 50% obbligazionario considerando che ai 40 punti di azionario puro presente nel Butterfly si aggiunge anche la presenza di oro, asset tipicamente molto volatile.
Il back test eseguito sugli ultimi 10 anni di mercati ci dice che il confronto si chiude in un sostanziale pareggio. Non ci sono praticamente né vincitori né vinti. Il 5,8% di rendimento annuo composto ottenuto da entrambi è caratterizzato, se vogliamo essere puntigliosi, da una maggiore volatilità del 50/50 (7,6% contro il 7% del butterfly).
Una “farfalla” che però ha dimostrato nel 2022 un’ottima capacità di contenere i drawdown. Questa è una novità rispetto all’ultima decade. Se infatti il -7% di massima perdita del 2022 confrontato con il -12% del 50/50 sembrerebbe avvalorare l’idea di un portafoglio molto più difensivo, in realtà tutte le altre correzioni dal 2012 al 2022 hanno sempre visto una perfetta equivalenza tra i due portafogli.
Un portafoglio, quello del butterfly, che l’investitore europeo può rendere internazionale con ETF globali sia per quello che riguarda le large e le small caps azionarie, che per l’obbligazionario a lungo termine. Sommando l’oro l’esposizione alle valute non euro è importante e questo è un fattore di cui tenere conto e che può essere ridotto utilizzando obbligazionario esclusivamente in euro.
Il Golden Butterfly si conferma quindi un portafoglio versatile e semplice, capace di attraversare le varie stagioni economiche con risultati anche migliori di quello che dovrebbe essere il suo “concorrente” ideale, il Permanent. Lo stesso back test su 10 anni ci dice infatti che il Butterfly ha superato di oltre 1 punto all’anno il rendimento del Permanent. Un bel biglietto da visita soprattutto in un momento storico nel quale anche la componente obbligazionaria è tornata ad offrire rendimenti molto interessanti.