Con i mercati azionari e obbligazionari in caduta libera gli investitori sempre più smarriti non capiscono quale sia la strada migliore da prendere per trovare rifugio da uno dei più forti ribassi della storia di azionario e reddito fisso contemporaneamente. In queste situazioni si guarda ai beni rifugio come l’oro, lo yen e i Treasury americani, peccato che anche questi strumenti stiano subendo la pressione della lettera in un contesto di fuga da quasi ogni asset finanziario che non sia liquidità, possibilmente in dollari.
In realtà c’è anche un’altra divisa che sta dimostrando una buona stabilità in questa fase turbolenta ed è il franco svizzero, che centrato la parità con l’euro, livello che a parole infastidisce la Banca centrale elvetica ma tutto sommato non sembra rappresentare un grosso problema. I flussi in ingresso che rivalutano il GHF servono infatti per contenere l’inflazione rimandando il rialzo nei tassi di interesse.
ETF: investire sulle obbligazioni svizzere ottenendo rendimento a scadenza positivo
Investire in strumenti obbligazionari svizzeri è complesso (non ci sono molti titoli quotati in valuta sul mercato italiano) oppure costoso per effetto dei rendimenti negativi (la Svizzera è il Paese con il più basso livello di tassi di interesse al mondo).
Sono tuttavia quotati in Borsa due ETF che investono su bond societari svizzer e offrono oggi un rendimento positivo. Quindi rischio cambio 100% Svizzera e duration che a scelta può essere contenuta oppure più lunga. I due prodotti sono emessi da UBS: SBI Foreign AAA-BBB 1-5 ESG UCITS ETF (CHF) e SBI Foreign AAA-BBB 5.-10 ESG UCITS ETF (CHF).
La duration è l’unico aspetto di differenziazione tra i due strumenti: focalizziamoci su quella più corta per ridurre un potenziale rischio in fase di rialzo dei tassi. L'indice SBI ESG Foreign AAA-BBB 1-5 replica le obbligazioni straniere emesse in franchi svizzeri. L'indice è rappresentato da obbligazioni selezionate ESG, con scadenza compresa tra 1 e 5 anni e rating investment grade tra AAA-BBB. Sotto il giudizio A c’è solamente il 20% del portafoglio.
Le masse amministrate sono interessanti e superiori ai 250 milioni di euro, la replica è fisica a campione e viene semestralmente distribuito un dividendo. Lo strumento ha una lunga storia essendo stato lanciato nel 2013 e il costo appare contenuto (0,2% annuo di spese correnti). Naturalmente il nodo cruciale è quello del rendimento a scadenza, fino a poco tempo fa attorno allo zero, oggi superiore al 1% con una duration moderata di 2.
Al netto delle commissioni e con un rischio di tasso limitato si possono quindi comprare oggi obbligazioni corporate in CHF spuntando un rendimento positivo trovando così quella copertura valutaria in una delle vere valute rifugio che da sempre attrae gli investitori di tutto il mondo.