I tassi continuano a salire. Gli ETF a tasso variabile possono rappresentare una soluzione per seguire l’onda di una politica monetaria che non accenna a invertire la sua tendenza?
La risposta sta naturalmente nelle previsioni che ogni investitore può fare in autonomia oppure consigliato da qualcuno, sulla futura evoluzione dei tassi di interesse. Così come chi ha contratto un mutuo a tasso variabile oggi paga le conseguenze deleterie dell’aumento del parametro Euribor, allo stesso modo chi ha investito nei mesi scorsi in obbligazioni a tasso variabile sta sfruttando la migliore indicizzazione della cedola senza subire sostanziali perdite in conto capitale. L’adeguamento della cedola solitamente è trimestrale o semestrale e questo consente all’obbligazione di non perdere troppo terreno in termini di prezzo in quanto risulta ben allineata ai rendimenti di mercato.
Se per i titoli governativi non ci sono grandi opportunità, se non acquistare direttamente CCTeu italiani (i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor). Le emissioni a tasso variabile sono prevalentemente un’opportunità sfruttata dalla società private per avere una quota parte di finanziamenti allineate ai tassi di mercato. Per questo la totalità degli ETF a tasso variabile quotati investono in emissioni corporate.
ETF monetari e Floating Rate
Un’alternativa possibile per chi non vuole rischiare nulla circa la futura evoluzione dei tassi di interesse, ma rimanendo sempre allineato ai rendimenti spot di mercato, è quella di investire in ETF monetari che hanno come sottostante prevalentemente depositi monetari e che remunerano gli investitori ai tassi overnight. Un esempio di questo tipo di prodotti è l’ETF di Xtrackers Euro Overnight Rate Swap o in alternativa il Lyxor Euro Overnight Return. Per come sono costruiti questi ETF la replica dell’indice è di tipo sintetico.
A dire il vero esiste sul mercato un ETF di WisdowTree che ha come obiettivo quello di replicare l’andamento dei titoli del Tesoro statunitense a tasso variabile. Il suo nome è USD Floating Rate Treasury Bond e il rischio cambio è dollaro Usa.
Ma torniamo ai tassi variabili e più nello specifico agli ETF che investono in emissioni societarie a tasso variabile. Solitamente catalogate con la descrizione Floating Rate, esistono una decina di ETF quotati in Italia con queste caratteristiche. Esistono fondi passivi che investono sia in strumenti corporate emessi in dollari americani che in euro.
iShares Usd Floating Rate è uno degli ETF più capitalizzati con oltre 1,5 miliardi di masse ed un costo veramente limitato pari a 0,1% annuo. L’ETF replica l’indice Bloomberg US Floating Rate Notes 1-5 che contiene i titoli obbligazionari societari statunitensi con tassi di interesse variabili aventi rating investment grade. Quasi 400 bond globali emessi in USD (gli Stati Uniti pesano per il 40%) i cui rendimenti sono solitamente allineati al tasso Libor dollari a 3 o 6 mesi al quale si aggiungono naturalmente gli spread di credito che il mercato sta scontando in un certo momento di mercato. Ad oggi questo strumento a tasso variabile incorpora rendimenti a scadenza superiori al 5%.
Per non rischiare nulla sul cambio si può andare su strumenti simili ma contenenti solo emissioni in euro. Amundi e Lyxor offrono due ETF denominati Floating Rate Euro che, ad un costo contenuto tra 0,15% e 0,18% all’anno, permettono di investire in emissioni societarie a tasso variabile con tanto di obiettivo di sostenibilità.
Duration naturalmente inesistente, merito di credito sempre investment grade, ma rendimenti allineati a quelli che sono i parametri di indicizzazione europei (come l’Euribor) incrementati degli spread di credito richiesti dal mercato per compensare il rischio emittente.
Per chi vuole eliminare il rischio tasso di interesse dai propri investimenti allineando i propri flussi di cassa a quelli che sono i rendimenti di mercato, questi ETF a tasso variabile rappresentano un ottimo modo per diversificare il proprio paniere obbligazionario con rischi esclusivamente di credito legati agli emittenti delle obbligazioni incorporate nel paniere del fondo.