Il viaggio tra gli ETF bilanciati prosegue oggi con l’analisi degli storici strumenti commercializzati da Xtrackers. Storici perché sono sul mercato da molto tempo. Per la precisione dal 2008 Xtrackers Portfolio e dal 2011 Xtrackers Portfolio Income.
Quest’ultimo non ha mai raggiunto volumi di capitalizzazione importanti (70 milioni di euro) mentre Xtrackers Portfolio ha superato i 500 milioni di euro.
Quali sono dunque le caratteristiche di questi due prodotti che possono essere inseriti tra i prodotti bilanciati a gestione attiva?
Xtrackers Portfolio: le caratteristiche principali
Cominciamo da Xtrackers Portfolio. L’ETF replica un portafoglio diversificato a livello globale composto da ETF azionari ed obbligazionari ovviamente emessi da Xtrackers. Quindi, come per gli altri ETF bilanciati, abbiamo di fronte un ETF di ETF.
L’allocazione tattica viene rivista e ribilanciata ogni trimestre. La quota azionaria può oscillare, come naturalmente quella obbligazionaria, da un minimo del 30% a un massimo del 70%. Lo spazio geografico nel quale può operare l’ETF è globale (paesi sviluppati ed emergenti) oltre che aggregate (titoli di stato e corporate bond).
Il costo dell’ETF è sicuramente elevato considerando i concorrenti LifeStrategy di Vanguard e BlackRock Multi Asset. Lo 0,7% all’anno per un ETF sembra essere una commissione decisamente sostenuta anche considerando la gestione attiva.
La strategia di ribilanciamento è quindi discrezionale e nel momento in cui sto scrivendo questo articolo è quasi equamente bilanciata tra azionario (55%) e obbligazionario (45%).
A livello geografico la distinzione va fatta tra azionario e obbligazionario. Per l’equity la borsa americana è dominante con un peso del 47% seguita da quella inglese e giapponese rispettivamente con il 7% e il 5%. A livello obbligazionario il portafoglio è molto orientato all’investitore europeo con il 20% di Oat francesi seguito dal 16% di bond italiani.
Il primo ETF in portafoglio è Xtrackers Msci ACWI ESG Screened con il 17% seguito al 10% da un ETF che investe in corporate bond short duration SRI. Al terzo posto con il 10% troviamo invece l’investimento in obbligazioni indicizzate all’inflazione europea. Notiamo comunque anche per questo ETF una buona predisposizione verso la sostenibilità.
Xtrackers Portfolio Income: le caratteristiche principali
Passiamo adesso al secondo ETF, il Portfolio Income. L’ETF investe in un portafoglio diversificato a livello globale composto da ETF azionari, obbligazionari e su materie prime. L’allocazione tattica viene rivista e ribilanciata ogni trimestre. La quota azionaria oscilla da un minimo del 15% al massimo del 30%. La quota obbligazionaria oscilla da un minimo del 60% a un massimo del 85%. Le materie prime possono raggiungere un massimo del 10%.
Un profilo più conservativo rispetto all’ETF precedente con il peso obbligazionario al 70% e quello azionario al 30%.
Rispetto all’ETF precedente il peso obbligazionario qui è preponderante con gli Stati Uniti che rappresentano il 21% della quota bond. Simile invece la diversificazione geografica azionaria.
Due prodotti bilanciati a gestione attiva che hanno un profilo conservativo e uno invece classico bilanciato. Idealmente si vanno a incastrare tra i LifeStrategy 20 di Vanguard e i LifeStrategy 60 quanto a profilo di rischio. Per il Portfolio Income c’è un problema di capitalizzazione che pone qualche dubbio sulla possibilità che lo strumento possa rimanere quotato in futuro. Elevati i costi applicati sui due ETF che appaiono decisamente superiori anche ai prodotti azionari tematici.