Fino a qualche anno fa l’opinione che circolava tra gli economisti era che i tassi di interesse rimanevano bassi perché, tra le varie cause, la popolazione mondiale era entrata in una fase di maturità avanzata con un invecchiamento generale nei paesi sviluppati che avrebbe compresso per un’intera generazione il costo del denaro. Così non è andata. Almeno per quello che riguarda i tassi di interesse, in aumento su scala globale complice un’inflazione non compatibile con una popolazione dai “capelli grigi”.
A rispolverare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è stata la notizia proveniente dalla Cina. La popolazione per la prima volta negli ultimi 60 anni è calata in termini numerici. L’impatto del Covid e la politica del figlio unico sono le cause di un fenomeno già presente in altri paesi emergenti come la Russia.
L’ETF di iShares che investe nella cosiddetta “Ageing population” ha ritrovato così nuovo interesse da parte degli investitori e non è lontano dai massimi del 2021.
Ageing Population: tutti i dettagli di questo ETF
Come si evince dal KID pubblico, l’ETF l'Indice rispecchia la performance di un sottogruppo di titoli azionari presenti nello STOXX Global Total Market Index, un indice globale di titoli azionari di mercati sviluppati ed emergenti che generano ricavi significativi dalle crescenti esigenze della popolazione mondiale in via di invecchiamento (per definizione, gli ultrasessantenni). Le società incluse nell'Indice devono generare almeno il 50% dei loro ricavi annui da settori associati a questo tema, quali biofarmaci, assicurazioni sulla vita e sulla salute, strutture ospedaliere e viaggi. Ogni componente dell'Indice è equamente ponderato. La replica è fisica e il costo dell’ETF è dello 0,4% all’anno.
Altro elemento che sicuramente interesserà gli investitori attratti dalla sostenibilità, il fatto che l’ETF è articolo 8 secondo il Regolamento SFDR, selezionando solo titoli che rispettano i requisiti ESG.
A livello di esposizione settoriale l’ETF è composto al 50% da titoli health care e al 40% da titoli finanziari. Gli Stati Uniti pesano per oltre il 50%, seguono Giappone e Regno Unito al 7% e 5%.
Essendo molto frammentato (oltre 370 titoli presenti) l’ETF non presenta esposizioni a singole azioni particolarmente vistose. Il rapporto prezzo utili è certamente interessante (12 secondo l’ultimo dato del gestore); questo, assieme ad un rapporto prezzo valore di libro di 1,7, ci offre una chiara indicazione di investimento di natura value.
Il grafico dell’ETF sembra suggerire la formazione di una figura di consolidamento sotto i recenti massimi in vista probabilmente di una ripartenza quando le condizioni del mercato si faranno più serene.
L’ETF nell’ultimo anno ha realizzato la stessa performance dell’indice azionario globale All Country World, ma rimane ancora indietro a distanza di 5 anni con una performance del 17% che si scontra con il 48% di iShares Msci ACWI.
Per chi sta cercando un investimento tematico di tipo value che non è sotto la lente dei media e del marketing finanziario, allora iShares Ageing Population può rappresentare un buon modo diversificato di presidiare l’investimento su quelle società che fanno anche dell’invecchiamento della popolazione il loro business di riferimento.