Il cloud computing è stato finora uno dei settori più penalizzati dalle vendite sul comparto tech che hanno accompagnato il corrente bear market. Una timida reazione è in corso, ma tuttora gli ETF tematici sono sotto ai massimi 2021 di quasi il 50%. Come riporta il sito ETF.com in un suo editoriale, l’aspetto strano della vicenda è che il settore appare in salute in termini di fondamentali.
I risultati delle trimestrali delle big cap sono stati confortanti: Amazon, Microsoft e Google hanno subito solo una leggera decelerazione rispetto al primo trimestre 2022 nella crescita dei ricavi. Amazon AWS ha comunque visto crescere il fatturato del 33% rispetto a 12 mesi fa, Microsoft Azure del 46%, Alphabet Google Cloud del 36%.
Cloud computing: ecco come vanno gli strumenti per investire nel tema
Il trend secolare quindi prosegue, ma gli investitori non hanno avuto grandi benefici da questi risultati a quanto pare. Se prendiamo ad esempio l’ETF WisdomTree Cloud Computing notiamo come in realtà lo strumento è talmente diversificato da rendere insignificanti le presenze dei tre colossi del tech. Anzi, per l'emittente non sono proprio presenti in portafoglio, concentrandosi l’indice di riferimento più sulle società di software che sulle infrastrutture.
La prima società in posizione secondo l’ultimo factsheet pubblicato è infatti Definitive Healthcare con il 2,1% di peso, seguita da BoX Inc. L’ETF mira a replicare l’andamento dell’indice dell'Indice BVP Nasdaq Emerging Cloud, con il KIID che recita “vengono selezionate società coinvolte principalmente nella fornitura di software e servizi cloud ai propri clienti (ciascuna, una "Società cloud emergente"), come stabilito da Bessemer Venture Partners ("BVP")”.
La parola emergente ci fa già capire come la presenza di tante small cap preclude al prodotto la possibilità di attingere al recupero dei prezzi dei colossi citati sopra. Basti pensare che la capitalizzazione di Borsa del paniere replicato è di 1,4 miliardi di dollari (per circa 75 azioni). Il confronto con una delle tre multinazionali è impietoso.
Va un po' meglio, anche come performance, un altro ETF con capitalizzazione superiore ai 300 milioni di euro, il First Trust Cloud Computing che appare più focalizzato sulle large cap. Qui i nomi si fanno decisamente più conosciuti con Alphabet, Google e Amazon che pesano per circa il 4% a testa. Ma sono presenti anche Citrix, Oracle e Alibaba. In questo caso l’indice replicato è ISE CTA Cloud Computing IndexTM con una ottantina di titoli presenti al suo interno. Le prime 10 partecipazioni pesano per quasi il 40% del fondo, ma questo strumento è in versione equal weighted e quindi non ci possono essere sovra o sotto esposizioni clamorose.
Il cloud computing appare sicuramente un tema secolare. Il mercato ha faticato per ora a recuperare molto terreno anche perché le grandi società impegnate nel settore risultano diluite negli strumenti gestiti. Se il tema è una opportunità o scommessa perdente lo scopriremo nei prossimi mesi.