UniCredit ha emesso ieri una nuova serie di Certificati d’Investimento appartenenti alla tipologia Step-Down Memory Cash Collect Certificate. I 18 nuovi Certificate hanno come sottostanti alcune delle principali azioni italiane ed europee e si aggiungono agli oltre 130 Investment Certificate firmati dall’emittente e attualmente quotati sui mercati SeDeX e EuroTLX di Borsa Italiana.
I nuovi Certificate hanno una scadenza naturale di 3 anni, ossia giugno 2023, e pagano premi condizionati trimestrali dall’1,50% (6% p.a) al 5,25% (21% p.a.). Il Certificato che offre il rendimento minore è quello con sottostante ENEL, quello più generoso è quello su ArcelorMittal.
Tutti i nuovi prodotti hanno premi che godono dell’effetto memoria. Nel caso in cui il valore del sottostante a una data di rilevazione premio sia al di sotto del livello barriera, e quindi il premio non venisse pagato, l’investitore recupererà il premio in seguito nel caso in cui in una delle date di osservazione future la condizione premio venga rispettata. Il livello barriera per tutti i sottostanti che compongono questa nuova emissione è stato fissato al 70% dello strike price iniziale.
Tra le peculiarità dei nuovi Step-Down Memory Cash Collect Certificate di Unicredit la possibilità di scadere anticipatamente già dalla seconda data di rilevazione trimestrale, quindi dopo 6 mesi dall’emissione dei prodotti. Perchè questa opzione si attivi è necessario che alla data di rilevazione del prossimo 2 dicembre 2020 il sottostante quoti quanto o più dello strike price. La struttura del prodotto sembra pensata per portare a un rimborso anticipato del valore nominale dei Certificate. Da dicembre a marzo 2023, ogni sei mesi la condizione per scadere anticipatamente si abbassa del 5%. Nel giugno e settembre 2021 sarà pari al 95% dello strike price, nel dicembre 2021 e marzo 2022 del 90%, nel giugno e settembre 2022 dell’85%, nel dicembre 2022 e marzo 2023 dell’80%.
In caso di rimborso anticipato, il Certificato paga i 100 euro di valore nominale più l’ultimo premio trimestrale. Qualora in precedenza non fossero state rispettate le condizioni per il pagamento del premio, l’investitore incassa anche tutti i premi eventualmente non incassati.
Esempio pratico
Vediamo ora un esempio pratico di funzionamento dei nuovi Step-Down Memory Cash Collect Certificate di Unicredit. Prendiamo a riferimento quello con sottostante FCA, codice ISIN DE000HV4EUK6. Lo strike è avvenuto a 7,935 euro, la barriera è posta a 5,5545 euro e prevede un premio trimestrale condizionato di 3,5 euro.
Ipotizzando che un investitore compri lo strumento al suo valore nominale di 100 euro, il prossimo settembre incasserà 3,5 euro per certificato posseduto qualora le quotazioni di FCA valgano almeno di 5,5545 euro. Tre mesi dopo, se si verificherà la stessa condizione incasserà altri 3,5 euro. Non otterrà nulla invece se le azioni FCA varranno meno di 5,5545 euro o viceversa incasserà 103,5 euro se il sottostante dovesse valere 7,935 euro o più. Questo perchè si verificherebbe la condizione di rimborso anticipato.
Stesso pay-off per la rilevazione di marzo 2021 mentre per quella di giugno vi sarà il primo abbassamento della condizione di scadenza anticipata. La riscossione del premio trimestrale saranno le stesse viste prima, il pagamento dei 103,5 euro previsti dal rimborso anticipato si avrebbero con valori delle azioni FCA pari o superiori ai 7,53825 euro, il 95% dello strike price.
In caso non si verificasse mai la condizione di scadenza anticipata e il Certificate arrivasse alla rilevazione finale del giugno 2023, l’investitore si troverà davanti a due possibili scenari. Se FCA varrà meno di 5,5545 euro verrà rimborsato con un valore pari alla performance registrata dalle azioni del Lingotto dalla data di strike a quella di scadenza del Certificate. Se per esempio il titolo FCA perdesse il 40% del suo valore, passando da 7,935 euro a 4,761 euro, l’investitore incasserà 60 euro per ogni Certificato posseduto.
Se invece il valore di Borsa delle azioni fosse uguale o superiore a 5,5545 euro, il risparmiatore incasserebbe 100 euro per ogni Certificato e l'ultimo premio trimestrale di 3,5 euro. Anche in caso di ribassi delle quotazioni del sottostante fino al 30%, l’investitore che ha comprato alla pari o sotto lo strumento non registrerebbe una perdita.
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