Il Covid-19 continua a tenere in allerta il Mondo intero, con il rischio che una nuova ondata di contagi possa arrivare prima del previsto e soprattutto portare diversi Paesi ad adottare nuove misure di contenimento sociale che tanto hanno gravato sulle prospettive economiche mondiali in questo 2020. Eppure i dati macroeconomici delle ultime settimane hanno mostrato in molti casi delle letture migliori delle attese, specie nel Continente asiatico che per primo ha dovuto affrontare le sfide del virus.
In Cina in particolar modo i consumatori stanno riscoprendo il piacere di poter fare i propri acquisti nei negozi e non online. L’ex Impero celeste è il primo mercato mondiale per il lusso e i nel Paese si sta vivendo un vero e proprio fenomeno di Revenge Spending.
Dopo un primo trimestre che a livello globale ha visto le aziende della moda incassare un calo del fatturato a doppia cifra, con il giro d’affari in alcuni casi arrivato a perdere il 30%, in queste settimane le vendite stanno facendo segnare delle performance brillanti. Secondo le proiezioni del Monitor Altagamma Bain, il comparto del lusso dovrebbe tornare sui livelli pre-crisi tra il 2022 e il 2023.
Gli ultimi mesi peraltro hanno gettato le basi per la creazione di nuovi modelli di business anche per questo settore. Dopo questa pandemia i marchi del lusso potranno contare su canali di vendita online che fino al febbraio 2020 avevano rappresentato un’area quasi inesistente e che anche in caso di nuove serrate potranno mitigare il venir meno delle vendite nei negozi.
Sul mercato Cert-X di EuroTLX vi è un Certificato emesso lo scorso 29 giugno da UBS che consente di cavalcare la ripresa del mercato del lusso potendo contare su un cuscinetto di protezione rispetto all’investimento diretto nei titoli azionari del settore. Si tratta del Worst of Express Certificate avente codice ISIN DE000UD88EU2 che ha come sottostanti Kering, Hermes, LVMH e Moncler.
Il Certificato d’Investimento strutturato dalla banca svizzera permette di ottenere fino al 10,12% di rendimento annuo lordo grazie alla possibilità di incassare un premio trimestrale condizionato di 2,53 euro per Certificato posseduto. Perché l’investitore possa incassare la cedola è necessario che il peggiore dei sottostanti che compongono il basket azionario valga alle date di rilevazione previste almeno il 75% dello strike price fissato al termine delle contrattazioni del 26 giugno 2020. La prima data di valutazione sarà il 28 settembre prossimo e se il Certificate dovesse giungere alla scadenza naturale del 26 giugno 2025 saranno in totale 20 le occasioni in cui l’investitore potrà incassare il premio trimestrale. Qualora tutte le cedole previste dalla struttura dello strumento dovessero essere pagate, il risparmiatore incasserebbe 50,6 euro lordi (38,456 euro netti) per ogni Certificato posseduto.
L’Express Certificate di UBS prevede la presenza dell’opzione memoria, così che l’investitore possa incassare le eventuali cedole non pagate in precedenza al verificarsi della prima condizione per il loro pagamento, e quella Autocall che consente al Certificato di scadere anticipatamente dopo i primi 12 mesi di vita. La prima data in cui verrà verificata l’attivazione o meno dell’opzione Autocall è il 28 giugno 2021 e da allora saranno 16 le finestre trimestrali in cui il Certificate potrà andare a scadenza in anticipo rispetto alla data di scadenza naturale del 26 giugno 2025. Perché si attivi l’opzione autocallable è necessario che alle date di osservazione previste il Worst of tra Kering, Hermes, LVMH e Moncler valga almeno il 100% dello strike price. Il prezzo di striking per le quattro azioni è stato fissato rispettivamente a 477 euro, 737,8 euro, 387,7 euro e 34,3 euro.
Se l’opzione non dovesse mai attivarsi, il Certificate giungerebbe alla scadenza del giugno 2025. A quel punto l’investitore si troverebbe davanti a questi scenari: se il peggiore dei sottostanti vale almeno il 75% dello strike price incassa l’ultimo premio trimestrale di 2,53 euro (più quelli eventualmente non pagati in precedenza) e i 100 euro del valore nominale del Certificato; se il peggiore dei sottostanti vale almeno il 70% dello strike price incassa il solo valore nominale del Certificato; se il peggiore dei quattro titoli azionari vale meno del 70% dello strike price ottiene un valore di rimborso commisurato alla performance di Borsa del sottostante tra il periodo di emissione del Certificate e quello di scadenza. Se per esempio nei prossimi 5 anni le azioni Moncler dovessero patire una flessione di Borsa pari al 70%, l’investitore otterrebbe 30 euro per ogni Certificato in portafoglio (100 euro x [1-0,7]).
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