A Wall Street la marcia trionfale delle azioni Tesla prosegue senza freni. La società capeggiata da Elon Musk dopo aver rotto la soglia psicologica dei 1.000 dollari per azione ha accelerato il passo, con le quotazioni che nelle ultime ore hanno lambito la soglia psicologica dei 1.400 dollari. Dai minimi di marzo, il rally di Borsa è stato nell'ordine del 280%. Davvero impressionante.
Gli eccessi di euforia rappresentano tuttavia sempre un campanello di allarme per gli investitori. Il rischio di entrare in ritardo o comunque un rapporto tra rischio/rendimento che si fa sempre meno favorevole sono minacce concrete, a prescindere dalla bontà o meno del business del sottostante.
La mancanza di una serie storica dei prezzi non permette infatti ai trader di avere una visibilità concreta su dove i rialzi avranno fine e dove inizierà una naturale, e salutare, correzione.
Azioni Tesla: sono da comprare dopo il recente rally?
Investire sulle azioni Tesla conviene in questo momento? La risposta è obiettivamente difficile. Il trend marcatamente rialzista potrebbe proseguire tranquillamente, con alcuni analisti che stanno già individuando nuovi prezzi obiettivo nei 2.000 dollari ad azione. Se dovesse essere così, comprare le azioni della casa automobilistica più grande al Mondo rappresenterebbe senza dubbio una scelta vincente. Rispetto ai valori di Borsa di questi giorni vorrebbe dire portare a casa quasi il 43% di guadagno.
La storia tuttavia ci insegna che quando analisti e case d'affari iniziano a fissare prezzi obiettivo fantasmagorici fino a poche settimane prima il rischio è che il rialzo sia ai titoli di coda. Tutti ricordiamo il crollo delle quotazioni del Bitcoin dopo l'euforia del dicembre 2017 o i famosi 200 dollari al barile individuati nel 2008 come prezzo obiettivo del petrolio dagli analisti di Goldman Sachs. Sappiamo tutti come è andata a finire.
Che Tesla possa essere una delle protagoniste della rivoluzione green non vi sono dubbi. Solo a titolo esemplificativo, emblematici sono il piano europeo Next Generation o quello dedicato da Macron per il settore automobilistico francese. Che le azioni possano continuare a correre in Borsa senza mai prendere una boccata d'ossigeno è tuttavia arduo da pensare.
Investire su Tesla senza comprare le azioni
Ecco allora che il primo Certificato d'investimento emesso da Vontobel su Tesla sembra strizzare l'occhio a quegli investitori che vogliono puntare sulla creatura di Elon Musk ma al tempo stesso ridurre il rischio di rimanere con il cerino in mano. Si tratta di un Cash Collect Certificate che ha una barriera molto profonda, pari al 50% dello strike price fissato a 1.395,50 dollari.
Lo strumento prevede il pagamento di cedole trimestrali pari a 5,25 euro, che rispetto al prezzo di emissione di 100 euro consentirebbero di ottenere un rendimento annuo del 21%. Il Certificato gode dell'opzione memoria, elemento che riduce il rischio di non ottenere il pagamento delle cedole previste dalla struttura del prodotto.
Il vantaggio per l'investitore da questo Certificate? Se le quotazioni di Tesla dovessero proseguire a salire, grazie alla presenza dell'opzione memoria il trader si troverebbe a incassare già il prossimo ottobre la cedola da 5,25 euro e i 100 euro di valore nominale del Certificate. Se invece il titolo dovesse iniziare a correggere, l'investitore otterrebbe comunque un guadagno (i 5,25 euro della cedola trimestrale) a patto che i corsi di Tesla non scendano sotto i 697,75 dollari.
Ma scopriamo tutti i dettagli sul funzionamento di questo Cash Collect Certificate che sbarcherà sul mercato SeDeX di Borsa Italiana il prossimo 13 luglio. A presentarlo nel corso di Investv Francesca Fossatelli, Responsabile Public Distribution per l'Italia di Vontobel Certificati.