L’impatto che ha avuto il Coronavirus sul comparto azionario ha penalizzato numerose società in Borsa, le quali hanno messo a segno ribassi percentuali degni di nota. Alcuni titoli,
specie quelli del comparto tecnologico, sono riusciti a trovare un nuovo slancio mettendo a segno nuovi massimi storici, altri invece rimangono ancorati poco al di sopra dei minimi annuali.
Se è vero che in prospettiva si può assistere ad un proseguimento della corsa delle azioni legate ad aziende della “New Economy” si deve anche considerare che le valutazioni sono arrivate a livelli estremamente elevati e
potrebbe avvenire una sorta di rotazione settoriale che permetta a quei titoli più penalizzati di rialzare la testa.
La discesa originata dal Covid-19 potrebbe aver creato un’interessante opportunità, specie considerando il fatto che le Banche centrali continuano a fornire un ampio sostegno all’economia. Guardando al medio periodo le società con modelli di business solidi, dividendi in crescita e magari appartenenti a comparti che difficilmente soffriranno per lungo tempo degli effetti della crisi, potrebbero tornare a far parte dei portafogli di molti investitori.
In tal senso il
Certificato Phoenix di Citi con ISIN XS1575026973 rappresenta un’interessante opportunità di investimento. Il prodotto è quotato dallo scorso 29 luglio sul segmento Cert-X di
EuroTLX e ha come sottostante un paniere composto da McDonald’s, Danone e Coca Cola.
Analisi dei sottostanti
Guardando alle tre aziende menzionate prima,
non si può negare che il Coronavirus abbia avuto un impatto notevole. McDonald’s ad esempio si è vista costretta a chiudere gran parte dei ristoranti, fattore che ha impattato anche su Coca Cola la cui metà dei ricavi arriva dalle vendite di attività come bar, ristoranti e stadi.
A causa dell’impatto sul mercato del lavoro della pandemia, molte persone decideranno di effettuare
meno consumi discrezionali. Oltre a questo, in futuro le due aziende potrebbero venire penalizzate dal cambio di mentalità dei consumatori che preferiscono evitare le bevande zuccherate e il “cibo spazzatura”.
Per quanto riguarda Danone invece, la società ha comunicato che il 2° trimestre del 2020 è stato il più duro dell’anno, aspettandosi un miglioramento della crescita nella seconda metà dell’anno. Guardando il quadro di lungo periodo, tutte e tre le aziende hanno evidenziato una
crescita dei dividendi costante nel tempo con un Dividend Yield che per McDonald’s è del 2,36%, per Coca Cola è del 3,21% e per Danone del 3,61%.
In questo senso è bene ricordare come
le due società USA facciano parte dei Dividend Aristocrats, ossia di quelle aziende dell’S&P 500 che hanno pagato cedole in crescita ogni anno per almeno 25 anni. Interessante evidenziare anche come le azioni Coca Cola siano nel portafoglio di un investitore del calibro di Warren Buffett.
Struttura del Certificato
Il Certificato Phoenix di Citigroup con ISIN XS1575026973 consente agli investitori di ottenere un flusso cedolare condizionato al fatto che alle date di valutazione il prezzo del titolo peggiore del paniere non perda più del 30% del suo valore iniziale. Le cedole hanno una cadenza trimestrale e offrono un
rendimento dell’1,5% sul prezzo di emissione di 1.000 euro, il 6% potenziale all’anno.
Due le opzioni che caratterizzano il Certificate:
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Opzione Memoria: permette all’investitore di incassare gli eventuali premi non pagati in precedenza dal Certificato;
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Opzione Autocallable: a partire dal 29 aprile 2021 consente al Certificato di scadere anticipatamente nell’eventualità in cui, alle date di rilevazione trimestrali tutti i sottostanti dovessero trovarsi ad un livello pari o superiore a quello della Barriera per il Rimborso Anticipato, posto al 100% del Valore Iniziale.
Vediamo ora i sottostanti del Certificato e i relativi livelli da tenere monitorati:
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Coca Cola: Livello Iniziale e Livello Autocall 48,48 dollari; Barriera Coupon a 33,936 dollari; Barriera a Scadenza a 29,088 dollari.
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Danone: Livello Iniziale e Livello Autocall 59,84 euro; Barriera Coupon a 41,888 euro; Barriera a Scadenza a 35,904 euro.
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McDonald’s: Livello Iniziale e Livello Autocall 201,25 dollari; Barriera Coupon a 140,875 dollari; Barriera a Scadenza a 120,75 dollari.
Ai valori attuali,
il Worst of è rappresentato da Danone, che perde il 2,1% dal suo Valore Iniziale attestandosi a 56,42 euro. Al momento quindi le condizioni per il pagamento della cedola si sono verificate, ma se gli attuali livelli dovessero mantenersi fino al 21 aprile 2021 il Certificato non riuscirebbe a scadere anticipatamente.
Alla scadenza del Certificate, prevista per il 7 agosto 2023, si potranno verificare tre scenari.
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Se il peggiore dei sottostanti del paniere dovesse quotare come o più della sua Barriera Coupon, l’investitore incasserà i 1.000 euro di valore nominale, l’ultima cedola e gli eventuali premi non pagati;
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Se il peggiore dei sottostanti dovesse quotare ad un livello pari o superiore a quello della Barriera a Scadenza (posta al 60% del Valore Iniziale) ma al di sotto di quello della Barriera Coupon, il risparmiatore incasserà i soli 1.000 del Valore Nominale;
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Se il peggiore dei sottostanti dovesse quotare al di sotto della Barriera a Scadenza, il Certificato inizierà a replicare la performance del Worst of. Se ad esempio le quotazioni di Danone, il titolo peggiore del basket, dovessero trovarsi a 30 euro, l’investitore incasserà 501,34 euro [1.000 di Valore Nominale x (30 euro del Prezzo di Riferimento Finale/59,84 euro del Valore Iniziale)].
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Sicuramente l’opportunità di avere cedole costanti potendo beneficiare di una
protezione condizionata del capitale rende interessante questo prodotto, specie considerando il clima di maggiore incertezza che si verrebbe a creare nel caso in cui la pandemia di Coronavirus dovesse presentare i conti di una seconda ondata. Positiva anche la presenza dell’Opzione Memoria, che offre la possibilità di poter recuperare eventuali cedole non incassate.
In caso di rialzi marcati dei titoli del paniere inoltre, l’Opzione Autocallable permette al prodotto di scadere anticipatamente. Due i principali nei: innanzitutto
l’assenza dell’Opzione Quanto non protegge dal rischio di cambio, in questo caso rappresentato dalle azioni McDonald’s e Coca Cola, quotate in dollari. In secondo luogo, si deve considerare che
nel breve periodo i tre titoli sono esposti agli effetti negativi delle misure di lockdown totale o parziale che i Governi potrebbero rimettere in piedi.
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