Sono diversi i megatrend che la pandemia di Covid-19 ha accelerato, in primis quelli relativi alla decarbonizzazione e alla digitalizzazione. Per quanto riguarda il percorso di transizione energetica, ricordiamo come i diversi piani di stimolo fiscale messi a punto da Stati Uniti e Unione Europea dedichino ampie risorse alle energie pulite. Tra le energie più interessanti nel futuro vi è sicuramente l’idrogeno, che secondo le stime di Bank of America prenderà il 25% della domanda di petrolio entro il 2050, anno in cui il mercato potrà valere 2.500 miliardi di dollari.
Secondo l’International Energy Agency, l’idrogeno consentirà di ridurre le emissioni di CO2 a livello globale di 830 milioni di tonnellate. Le numerose restrizioni alla libertà di movimento dovute alle misure anti contagio hanno spinto la digitalizzazione in maniera importante. Le persone si sono trovate costrette ad utilizzare sempre di più servizi di e-commerce, di videoconferenze e i social network. In questo senso, per le aziende la raccolta dei dati per profilare i potenziali clienti cercando inoltre di prevedere le preferenze di acquisto è diventata di fondamentale importanza.
Secondo le rilevazioni di Research and Markets il mercato dei software per i big data ha raggiunto un valore di 142,4 miliardi di dollari. Tutti gli sviluppi sull’intelligenza artificiale comunque prenderanno sempre più piede. Grand View Research prevede che la dimensione del mercato dell’intelligenza artificiale possa arrivare a 733,7 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso di crescita annuo del 42,2%. Nel più breve periodo però uno degli sviluppi più interessanti a cui guardare sarà la ripresa degli spostamenti delle persone, che potrebbero incrementare notevolmente anche per via del fenomeno di revenge spending.
Molti hanno infatti accumulato diversi risparmi durante l’ultimo anno e mezzo. Questo denaro potrebbe quindi riversarsi nell’economia reale non appena le restrizioni verranno definitivamente tolte soprattutto grazie all’effetto dei vaccini anti-Covid. Questo potrebbe avere un effetto importante sul turismo, settore fortemente penalizzato dalle misure restrittive. Una tendenza interessante per questo comparto è quella degli affitti brevi. Uno studio di STR mostra infatti come l’interesse netto per questa tipologia di prenotazioni sia aumentato dall’11% del 2020 al 16% del 2021.
Tale tipo di locazioni è sempre più utilizzato anche grazie alla diffusione dello smartworking, che permette di lavorare distante da casa, e al fatto che non ci sono interazioni con personale o altri ospiti come negli hotel. In questo quadro, ha attirato la nostra attenzione il Certificato Future Tech con Maxi Coupon di Cirdan Capital con ISIN XS2348029096 e sottostante rappresentato da un basket composto dalle azioni Airbnb, Palantir, Snowflake e Plug Power.
Analisi dei sottostanti
Guardando ora ai singoli sottostanti, Airbnb è la società leader negli affitti brevi. Nel 1° trimestre del 2021 il gruppo ha battuto le attese di Wall Street registrando ricavi per 886,9 milioni di dollari, contro stime a 714,4 milioni di dollari. Le perdite si sono attestate a 1,95 dollari per azione, a causa delle spese di ristrutturazione e per il pagamento dei debiti. Interessante evidenziare come il 24% delle prenotazioni sia di minimo 28 giorni, ben al di sopra il 14% del periodo pre-pandemico. Mentre l’azienda si attende per il 2° trimestre del 2021 ricavi in linea con il medesimo periodo del 2019, il suo Amministratore Delegato, Brian Chesky, ha dichiarato che il settore turistico è pronto al rimbalzo del secolo.
Plug Power è tra le aziende leader nel settore delle celle a combustibile ad idrogeno. Le preoccupazioni che avevano riguardato i problemi di contabilità sui bilanci degli anni fiscali 2018 e 2019 e su alcuni recenti documenti trimestrali sembrano essere alle spalle. Interessante evidenziare come di recente l’azienda ha firmato un Memorandum di Intesa con Johnson Matthey per accelerare lo sviluppo della tecnologia ad alte prestazioni relativa agli elettrolizzatori con una migliore durabilità, performance ed efficienza energetica. Questi sistemi vengono impiegati per produrre idrogeno verde, l’unica tipologia sostenibile al 100% di questa fonte energetica.
Snowflake è un’azienda attiva nella gestione dei dati su cloud. Nei primi tre mesi del 2021 le azioni hanno messo a segno ricavi per 228,9 milioni di dollari e una perdita per azione di 0,70 dollari. Mentre su base annuale il fatturato ha segnato un +110%, la perdita è passata da 93,6 milioni di dollari a 203,2 milioni di dollari. Lo scorso aprile tuttavia l’azienda ha implementato una variazione sulla compressione dei dati che potrebbe ampliare i suoi margini. Nel secondo trimestre fiscale il gruppo si attende invece ricavi compresi tra i 235 e i 240 milioni di dollari, mentre per l’intero anno la misurazione dovrebbe attestarsi tra gli 1,02 e gli 1,035 miliardi di dollari.
Arriviamo infine a Palantir, azienda impegnata nella produzione di software basati sull’intelligenza artificiale per istituzioni finanziarie, società e agenzie governative. Il gruppo ha tre piattaforme: Palantir Gotham, Palantir Metropolis e Palantir Foundry, e punta ad incrementare la sua base di clienti mirando al settore sanitario, energetico e manifatturiero. I principali ricavi del gruppo derivano dai suoi servizi per la difesa, che raccolgono informazioni di intelligence, antiterrorismo e per scopi militari. A inizio anno la società ha comunicato di aver stretto accordi con IBM per accelerare l’adozione dei suoi software di intelligenza artificiale nelle aziende, che sfruttano la piattaforma Foundry per gestire, filtrare e visualizzare ampi dataset.
Nel 1° trimestre del 2021 Palantir ha archiviato ricavi per 341 milioni di dollari e utili per azione a 0,04 dollari. Il fatturato medio per cliente è passato su base sequenziale da 7,9 milioni di dollari a 8,1 milione, mentre la media dei suoi primi 20 clienti è stati di 36,1 milioni di dollari. Alla fine dei primi 3 mesi del 2021 la compagnia ha 149 clienti. Interessante evidenziare come i ricavi dal Governo USA sono cresciuti dell’83% su base annuale, mentre quelli relativi ai clienti commerciali hanno segnato un +72%. L’azienda si attende una crescita dei ricavi superiore al 30% l’anno dal 2021 al 2025. Palantir ha anche dichiarato che sta considerando di aggiungere Bitcoin al suo portafoglio, con la criptovaluta che è accettata come forma di pagamento.
Struttura del Certificato
Il Certificato Maxi Coupon di Cirdan con ISIN XS2348029096 è quotato sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana ad un prezzo di 1.000 euro dal 31 maggio 2021. Con questo Certificate gli investitori possono ottenere una maxi cedola di 250 euro alla prima data di valutazione seguita da premi mensili da 3,33 euro a patto che alle date di valutazioni intermedie il prezzo del peggiore dei sottostanti è pari o superiore alla Barriera Coupon, posta per la prima cedola al 50% dello Strike Iniziale e al 70% per le successive.
Il rendimento annualizzato, esclusa la prima cedola, è del 3,96% lordo. Due le opzioni che caratterizzano la struttura del prodotto:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
- Opzione Autocallable: dal 2 giugno 2022 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato tutti i sottostanti del paniere quoteranno ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, pari al 100% dello Strike Iniziale;
Alla scadenza fissata per il 1° giugno 2026, si potranno verificare 3 scenari:
- Se tutti i sottostanti dovessero quotare ad un livello pari o superiore la rispettiva Soglia Bonus, l’investitore incasserà i 1.000 euro di Valore Nominale, l’ultima cedola e gli eventuali premi non pagati;
- Se il peggiore dei sottostanti dovesse quotare al di sotto della Barriera Coupon ma come o più della Barriera Capitale (posta al 60% dello Strike Price), l’investitore riceverà i soli 1.000 euro del Valore Nominale;
- Se il prezzo del peggiore sottostante del paniere è inferiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance, rimborsando un valore pari: [Valore Nominale di 1.000 euro x (Prezzo di Riferimento Finale/Valore Iniziale)]. Se il peggiore dei sottostanti dovesse perdere più del 90% dal suo valore iniziale, il Certificate liquiderà un importo minimo pari al 10% del Valore Nominale.
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Guardando alla struttura del Certificato, è da segnalare come sia particolarmente interessante il tema collegato al basket in un contesto in cui i megatrend della decarbonizzazione e digitalizzazione stanno accelerando in maniera importante. Interessante anche evidenziare come gli Strike siano stati fissati dopo la recente correzione dei mercati. Valutiamo positivamente anche la presenza dell’Opzione Autocallable e dell’Effetto Memoria, che consente di non perdere eventuali premi non pagati.
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