I Bonus Cap sono Certificati da investimento appartenenti alla categoria ACEPI dei certificati a capitale condizionatamente protetto e sono tra i più diffusi ed apprezzati sul mercato italiano. Si tratta di prodotti strutturati ma grazie a questo articolo cercheremo di rendere più semplici concetti che paiono apparentemente complessi. Questi prodotti funzionano bene sia in mercati laterali che in quelli moderatamente ribassisti e possono proteggere il capitale anche se le Borse scendono offrendo un rendimento positivo.
I Bonus Cap hanno la particolarità di avere un Cap, ossia un limite massimo al rendimento potenziale. Chi li compra sa quanto potrà guadagnare al massimo ma non può sapere quale sarà la possibile perdita a scadenza in caso di scenario avverso. Il risultato finale dipenderà quindi dal comportamento del sottostante.
Le variabili fondamentali di un Certificato Bonus Cap sono tre e devono essere ben chiare all’investitore che decide di investire in questi prodotti. Da sottolineare come quando BNP Paribas emette questi Certificates non fa delle magie per offrirvi il Bonus. Questo è semplicemente il risultato di una strategia in opzioni che se vorrete potrete replicare tramite lo strumento.
I fattori che influenzano i Bonus Cap: bonus, barriera, scadenza
Il pagamento del bonus è subordinato al Livello Barriera, che non deve essere colpito. Il premio è il rendimento che l’investitore può ottenere e varia in base ad una serie di fattori interconnessi tra loro tra cui la scadenza, la barriera, la volatilità fino alla solidità dell’emittente. La Barriera rappresenta invece la protezione: finché non viene violata va tutto bene. Normalmente è espressa in percentuale e calcolata sul valore dello Strike Price iniziale.
Se viene colpita perdiamo il diritto al bonus ed il capitale investito smetterà di essere protetto. Se la barriera è profonda la protezione sarà maggiore ma inevitabilmente dovremo rinunciare a rendimenti elevati. La scadenza è altrettanto importante perché ci da una misura del rischio espresso in termini di tempo. Se è molto vicina le probabilità che il Livello Barriera venga violato si riducono, se invece è posta molto in là nel tempo le probabilità di uno scenario sfavorevole aumentano.
Cosa devi sapere prima di investire con i Bonus Cap
Se stai pensando di acquistare questi prodotti necessariamente dovrai conoscerne bene il funzionamento. Vediamo quindi quali sono i possibili scenari a scadenza. Nel caso in cui la Barriera dovesse essere continua e non venisse toccata, a scadenza si riceverà il Valore Nominale del Certificate più il bonus. Il tuo rendimento inoltre dipenderà dal prezzo di acquisto. Al contrario, se il sottostante dovesse toccare la Barriera si riceverà una somma commisurata alla sua performance.
In parole semplici sarà come se alla data di emissione avessi acquistato l’azione. Quello che dovete sapere è che se il bonus è particolarmente alto o lo percepite come particolarmente attraente vuol dire che state sottostimando i rischi. La coperta è corta e se la banca aumenta i rendimenti crescono anche i rischi. Al contrario invece se il premio è basso vuol dire che anche il pericolo di perdita è più contenuto.
Cosa succede quando il Certificato è in quotazione?
Prima di tutto devi sapere che il Certificato è negoziabile durante tutta la sua vita, questo significa che in ogni momento puoi decidere di venderlo al prezzo che scambia in Borsa e la banca o qualche altro investitore lo ricompreranno. Ovviamente il prezzo sarà influenzato dal sottostante e quindi se l’azione su cui abbiamo puntato dovesse perdere di valore anche il valore dello strumento scenderebbe. Questa è senza dubbio un’opportunità perché potresti valutare di acquistare questi prodotti dopo che l’azione di riferimento è scesa un po’. Anche se sono Certificati da investimento potresti pensare di farci delle piccole speculazioni.
Fiscalità: un ulteriore vantaggio dei Certificati
A differenza di fondi comuni ed ETF, le plusvalenze dei Certificati sono assoggettate al regime dei redditi diversi di natura finanziaria. Questo permette di compensare eventuali minusvalenze presenti nel proprio zainetto fiscale sia tramite i proventi in conto capitale, che derivano dalla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita, sia attraverso i rendimenti forniti dal premio. Ciò significa che a volta per taluni investitori potrebbe essere utile investire in questi prodotti anziché puntare direttamente sui sottostanti. Se vuoi conoscere i tutti i prodotti in quotazione
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