Venerdì 29 aprile 2022 prima dell'apertura delle contrattazioni ENI diffonderà al mercato i risultati relativi al primo trimestre dell'anno. Per Piazza Affari si tratta di un momento molto importante: da sempre il Cane a sei zampe è uno dei titoli preferito tanto dagli investitori retail italiani quanto dagli istituzionali di tutto il mondo.
Trimestrale ENI: le attese degli analisti
ENI arriva alla presentazione della trimestrale con il vento in poppa. La crescita dei prezzi delle quotazioni del petrolio hanno permesso alla società di ottenere ottimi risultati già sul finire del 2021. Rispetto al primo trimestre dello scorso anno le quotazioni del Brent sono cresciute del 27% e questo ha spinto gli analisti ad avere una visione favorevole sul titolo. Su 23 case d'affari che hanno espresso il proprio giudizio, 16 hanno fornito un buy e 7 un hold. Nessuno ha indicato sell.
Da un punto di vista reddituale, il consensus degli analisti presente sul sito di ENI individua in 4,61 miliardi di euro il risultato mediano atteso per quanto concerne l'EBIT. L'utile netto rettificato è invece stimato in 2,47 miliardi di euro. Sul fronte della produzione giornaliera di barili di petrolio sono escluse sorprese: in occasione della presentazione del nuovo piano industriale la società ha già fatto sapere di aver prodotto 1,66 milioni di barili al giorno.
Azioni ENI: il quadro tecnico del titolo
I dati della trimestrale impatteranno sulle quotazioni delle azioni ENI. Come per altri titoli, in questa stagione il mercato si è avvicinato all'appuntamento con le trimestrali con quotazioni dei titoli vicini a importanti aree di supporto. Guardando al grafico di ENI, a destare preoccupazione è la violazione in atto della trendline rialzista di lungo periodo che si è registrata proprio in questi giorni. La linea di tendenza menzionata è quella ottenuta con i low del 29 ottobre 2020 e del 27 luglio 2021.
Questa trendline aveva sostenuto le quotazioni di ENI durante tutto il mese di marzo 2022. Se dunque l'intervallo tra i 12,50 e i 12,83 euro appare ancora favorevole a strategie di stampo rialzista, il cedimento dei 12,31 euro farebbe scattare un campanello d'allarme. Chiusure di giornata sotto tale livello aprirebbero la strada a discese fino in area 11,45-11,50 euro.
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