Investire su azioni e criptovalute proteggendosi

Dall’inizio della pandemia di Covid-19 il comparto criptovalutario ha iniziato ad essere correlato a quello azionario allontanando quindi l’idea che le valute virtuali fossero un rifugio dall’incertezza. L’interesse nel settore sta crescendo in modo costante, tanto che nel 2021 le monete digitali hanno vissuto un vero e proprio boom, con molte criptovalute che hanno beneficiato di rialzi a 3 o 4 cifre.

Anche le banche, in passato molto scettiche su questi asset, hanno iniziato a creare i loro sistemi di blockchain al fine di abilitare i pagamenti B2B in crypto. Diverse aziende di pagamento, come il colosso PayPal, offrono la possibilità di comprare, vendere e detenere diverse monete digitali. L’elemento più importante che guiderà la crescita del settre è quello relativo alla crescente domanda da parte dei Paesi sviluppati ed emergenti.

Si pensi in tal senso a El Salvador, dove da poco il Bitcoin è una valuta a corso legale. Secondo un report di Markets and Markets, la grandezza del mercato passerà dagli 1,6 miliardi di dollari del 2021 ai 2,2 miliardi entro il 2022, con un tasso di crescita annuo composto del 7,1%. La ricerca vede nella trasparenza, nella tecnologia distributed ledger e la crescita degli investimenti nel settore.

La problematica principale per le valute virtuali arriva dalla crescente pressione esercitata dai regolatori. Di recente tuttavia un gruppo di associazioni composte da istituti di credito, asset manager e dall’industria della blockchain, hanno mandato una lettera alla Commissione di Basilea sulla Supervisione Bancaria sottolineando che le autorità dovrebbero evitare di imporre requisiti di capitale sugli asset digitali.

Questo perché le troppe norme potrebbero privare l’industria bancaria dei benefici di questa tecnologia. La lettera è firmata anche dalla Global Financial Markets Association, dall’Institute of International Finance, dall’International Swaps and Derivatives Association, dal Financial Services Forum e dalla Chamber of Digital Commerce.

In questo quadro caratterizzato da una forte espansione e dinamismo del settore criptovalutario, appare interessante guardare al Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VX00RX9 e sottostante rappresentato da un basket composto dalle azioni Square e Coinbase.

Analisi tecnica dei sottostanti

Le azioni Coinbase si trovano sotto pressione a Wall Street, con i corsi che si sono riportati al di sotto dei 240 dollari. Un segnale positivo si avrebbe nel caso in cui le quotazioni riuscissero a riportarsi al di sopra della resistenza di breve dei 250 dollari. Se i prezzi riuscissero ad accelerare sopra tale ostacolo, l’obiettivo degli acquirenti potrebbero tornare al test dei 280 dollari. Se si dovesse verificare una discesa al di sotto dei 231 dollari avrebbe invece la possibilità di ritornare nei pressi del supporto a 220 dollari.

Per quanto riguarda invece le azioni Square, è da segnalare come queste si trovino all’interno di una fase laterale compresa tra i 200 dollari e i 273,84 dollari. Dopo il test della parte superiore della congestione, le quotazioni si sono dirette sul supporto intermedio dei 237 dollari. Se questa zona dovesse cedere, si aprirebbero scenari per un ritorno nell’area compresa tra i 208 e i 200 dollari, dove transitano la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi dall’1 ottobre 2018 a quelli dell’1 settembre 2020. Una violazione di tale livello aprirebbe la strada ad un’ulteriore discesa verso i 160 dollari. Al contrario, un segnale positivo si avrebbe con un superamento dei 260 dollari in primis, per poi passare a quello dei 290 dollari.

La struttura del Certificato

Il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VX00RX9 è quotato dallo scorso 6 settembre sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di 100 euro. Con questo prodotto gli investitori possono ottenere una cedola trimestrale di 3,09 euro a patto che, alle date di valutazione intermedie, il prezzo di tutti i sottostanti del paniere quoti ad un valore pari o superiore a quello della Soglia Bonus, posta come la Barriera al 65% dello Strike Iniziale. Il rendimento annualizzato potenziale sarebbe dunque pari al 12,36% lordo. Tre le opzioni che caratterizzano la struttura del Certificato:

• Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
• Opzione Autocallable: dal 10 marzo 2022 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data di Osservazione per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sarà pari o superiore a quello del Livello Autocall, posto al 100% dello Strike Iniziale.
• Opzione Quanto: permette di proteggersi dalle oscillazioni del cambio, visto che tutti e due i titoli del basket sono quotati in dollari USA.

Vediamo ora quali livelli sono da tenere sott’occhio per i due sottostanti:

• Coinbase: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e Livello Autocall a 273,52 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 177,79 dollari;
• Square: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e Livello Autocall a 270,79 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 176,01 dollari.

Al momento della scrittura, il sottostante peggiore delle paniere è rappresentata dalle azioni Coinbase, che quotano il 12,82% al di sotto del Valore Iniziale. Se le quotazioni dovessero mantenersi stabili, le condizioni per la scadenza anticipata non sarebbero soddisfatte, ma il premio verrebbe pagato. Alla scadenza fissata per il 3 settembre 2024 si potranno verificare due scenari:

1. Se il prezzo di tutti i sottostanti del paniere è uguale o superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro maggiorato dell’ultima cedola e di quelle eventualmente non pagate;
2. Se il prezzo del peggiore sottostante del paniere è inferiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance.

La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz

Il Certificato appena descritto appare interessante se si guardano anche ai prossimi sviluppi del comparto criptovalutario. In merito alla struttura del prodotto, è da segnalare come sia positiva la presenza di tutte e tre le opzioni che ne caratterizzano la struttura.

Infine evidenziamo che il Certificate quota ad un prezzo ask di 93,80 euro. Se il risparmiatore dovesse acquistare il prodotto ai prezzi attuali, in caso di rimborso del Valore Nominale otterrebbe un potenziale extra rendimento del 6,61% lordo.