Le restrizioni alle libertà di movimento causate dalla pandemia di Covid-19 hanno provocato una crisi non solo sanitaria, ma anche economica. Molte attività si sono trovate costrette a chiudere e il settore turistico è entrato in una profonda crisi. Su quest’ultimo tema è da segnalare come un recente report dell’United Nations World Tourism Organization mostra come l’impatto del virus sul turismo possa essere stato di oltre 4.000 miliardi di dollari nel 2020.
Se la diffusione dei vaccini anti-Covid dovesse accelerare ulteriormente e il prossimo autunno non emergessero nuove varianti in grado di inficiare l’efficacia degli attuali sieri provocando quindi altre chiusure, si può affermare che il peggio della pandemia sia ormai alle spalle. L’economia sembra quindi pronta a continuare la ripresa, soprattutto in territorio statunitense, dove le restrizioni dopo il primo lockdown del 2020 non sono state severe come in altre parti del mondo.
Nel 1° trimestre del 2021 la crescita è accelerata, con il PIL statunitense che ha segnato un +6,4%. Stando ai dati del Back-to-Normal Index creato da Moody’s Analytics e CNN Business, gli Stati Uniti sono tornati al 94% dell’attività economica dei livelli pre-Covid. Le misurazioni dell’indicatore evidenziano anche come i licenziamenti si trovino al di sotto dei livelli di marzo 2020 e gli annunci di lavoro su LinkedIn siano salite del 62,62% rispetto al 12 febbraio 2020.
È interessante notare comunque come la spesa delle carte di credito degli americani sia molto più bassa rispetto a inizio 2020: il dato è infatti pari a 753,8 miliardi di dollari contro 845,2 miliardi di inizio anno. In merito al settore turistico, è da segnalare come il tasso di occupazione degli hotel si trovi al di sotto del 17,20% rispetto a gennaio 2020, mentre i viaggi domestici in aereo si trovino al -19,7%.
Il numero di viaggi in auto rimane invece al di sopra del 5,45% sui livelli pre-Covid. Tutte queste rilevazioni mostrano comunque un progressivo miglioramento del settore turistico. Un altro elemento da monitorare in futuro sarà quello relativo ai piani di spesa da parte dell’Amministrazione Biden, con un gruppo bipartisan di Senatori che è riuscito a raggiungere un accordo per un programma di spesa da 579 miliardi di dollari, elemento che secondo alcuni analisti potrebbe aprire le porte ad un futuro piano ben più sostanzioso da 4.000 miliardi di dollari.
In un’ottica di ripresa economica e di nuove infrastrutture negli Stati Uniti, si potrebbe guardare al Certificato Express di UBS con ISIN DE000UE9MB74 e sottostante un basket composto da General Electric, Caterpillar, Plug Power e Boeing.
Analisi del paniere
General Electric e Boeing sono due società profondamente legate alla ripartenza del settore aereo: la prima produce i motori per i velivoli, guadagnando anche dalla loro riparazione e manutenzione, la seconda invece si occupa della costruzione degli aereoplani.
Caterpillar potrebbe invece beneficiare del programma infrastrutturale di Biden, in quanto si occupa della costruzione di macchinari per la fabbricazione delle infrastrutture. Plug Power potrà invece trarre beneficio dal processo di transizione energetica in atto.
Secondo Bank of America l’idrogeno prenderà il 25% della quota di tutta la domanda di petrolio entro il 2050. La banca statunitense prevede anche che entro quell’anno il mercato raggiungerà un valore di 2.500 miliardi di dollari con un potenziale infrastrutturale di 11.000 miliardi.
La struttura del Certificato
Il Certificato Express di UBS con ISIN DE000UE9MB74 è quotato dallo scorso 28 maggio sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di 100 euro. Con questo prodotto gli investitori possono beneficiare di una cedola trimestrale di 3 euro a patto che, alle date di valutazione intermedie, il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sia ad un livello pari o superiore a quello di Default della Cedola, posto come la Barriera al 65% dello Strike Iniziale. Il rendimento annuo potenziale è quindi del 12% lordo. Sono tre le opzioni che costituiscono la struttura del Certificate:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
- Opzione Autocallable: dal 6 dicembre 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data di Osservazione per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sarà pari o superiore a quello del Livello di Rimborso Anticipato, posto al 100% del Valore Iniziale.
- Opzione Quanto: protegge dalle fluttuazioni del cambio, visto che tutte le azioni del basket sono quotate in dollari USA.
Ecco tutti i livelli da monitorare per i sottostanti del basket:
- Plug Power: Valore Iniziale, Strike e Livello di Rimborso Anticipato a 29,93 dollari; Livello Default Cedola e Barriera a 19,45 dollari.
- Caterpillar: Valore Iniziale, Strike e Livello di Rimborso Anticipato a 241,28 dollari; Livello Default Cedola e Barriera a 156,83 dollari.
- General Electric: Valore Iniziale, Strike e Livello di Rimborso Anticipato a 14,35 dollari; Livello Default Cedola e Barriera a 9,33 dollari.
- Boeing: Valore Iniziale, Strike e Livello di Rimborso Anticipato a 250,70 dollari; Livello Default Cedola e Barriera a 162,96 dollari.
Al momento della scrittura, il sottostante peggiore del paniere è rappresentato dalle azioni Caterpillar, che quotano il 10,85% al di sotto del Valore Iniziale. Al momento quindi, se i prezzi dovessero rimanere stabili, le condizioni per lo stacco della cedola sarebbero soddisfatte, al contrario di quelle per la scadenza anticipata. Alla scadenza fissata per il 3 giugno 2026 potranno verificarsi due scenari:
- Se il prezzo di tutti i sottostanti del paniere è superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro maggiorato dell’ultima cedola e di quelle eventualmente non pagate;
- Se il prezzo del peggiore sottostante del paniere è pari o inferiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance.
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Il Certificato appena descritto è interessante per seguire la ripresa economica statunitense nei prossimi anni. Da osservare anche il prezzo del prodotto, che quota ad un valore ask di 95,80 euro. In tal senso, gli investitori potrebbero beneficiare di un potenziale extra-rendimento del 4,38% dovuto alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso a scadenza. Positiva la presenza di tutte le tre opzioni del Certificato, che possono tutelare parte della redditività del prodotto.
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