Novità per quanto riguarda il mercato italiano degli Investment Certificate. Intesa Sanpaolo ha emesso tramite la divisione IMI Corporate & Investment Banking una gamma di 24 Certificati Cash Collect su azioni di Italia, Europa e Stati Uniti. Quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, i nuovi prodotti dell’istituto di Ca’ De Sass hanno avuto un prezzo di emissione di 100 euro e prevedono il pagamento di un flusso cedolare periodico caratterizzato da premi incondizionati e condizionati. Vediamo i dettagli di questi Certificate che possono rendere fino al 16% all'anno.
Certificati Cash Collect di Intesa Sanpaolo: dettagli emissione
I nuovi Certificati Cash Collect di Intesa Sanpaolo appartengono alla categoria ACEPI dei Certificati a capitale condizionatamente protetto e prevedono le seguenti caratteristiche:
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Prezzo di emissione pari a 100 euro;
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Premi trimestrali che vanno dall’1,86% al 4% sul Prezzo di emissione (un potenziale che va dal 7,44% al 16% l’anno), a seconda del sottostante;
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Prime tre cedole incondizionate, le altre erogate a condizione che il prezzo del sottostante sia pari o superiore a quello del Livello Barriera;
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Barriera di tipo europeo (osservata solo a scadenza) e posta tra il 50 e il 90% dello Strike Price iniziale, a seconda del sottostante;
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Data di emissione 15 settembre 2020;
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Data di scadenza 12 settembre 2022.
Le date di osservazione per il pagamento dei premi sono su base trimestrale. Le prime tre date non prevedono alcuna condizione per la ricezione del premio, successivamente invece i sottostanti dovranno avere un valore alle date di osservazione superiore a quello del livello barriera. La prima data di osservazione è prevista il 10 di dicembre 2020. Successivamente saranno il 10 marzo, 10 giugno, 10 settembre e 10 dicembre 2021 e infine il 10 marzo e 10 giugno 2022.
Alla scedenza del settembre 2022 gli scenari previsti da queta emissione saranno due:
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Se il prezzo del sottostante sarà pari o superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà i 100 euro di valore nominale del Certificate maggiorato dell’ultimo premio non pagato;
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Se il prezzo del sottostante sarà inferiore a quello della Barriera, il Certificato inizierà a replicare l’andamento del suo sottostante e l’investitore subirà una perdita commisurata a quella dell’investimento diretto nel titolo.
I sottostanti ai Cash Collect di Intesa Sanpaolo
Come dicevamo, l'ultima emissione di Cash Collect firmata da Intesa Sanpaolo ha come sottostanti azioni italiane, europee ed americane. La gamma portata sul mercato permette così all'investitore di prendere posizione su alcune delle più importanti Blue Chip del mondo, potendo così contare anche sulla possibilità di diversificare il proprio portafoglio non solo da un punto di vista geografico ma anche settoriale. L'investitore può infatti scegliere tra società attive nel campo tecnologico, energetico, industriale o finanziario, Nello specifico i sottostanti di questa emissione sono: Amazon, Banco BPM, Bayer, BBVA, Banco Santander, Chevron, Citigroup, Credit Agricole, ENI, Fiat Chrysler, Leonardo, ING, Lufthansa, Microsoft, Netflix, Porsche, Repsol, TripAdvisor, Twitter e UniCredit
Certificati Cash Collect di Intesa Sanpaolo: un esempio pratico
Per fare un esempio guardiamo al Certificato Cash Collect su Microsoft con ISIN IT0005421364. Alle prime tre date di valutazione trimestrali il prodotto pagherà tre cedole da 2,10 euro (2,1% sul prezzo di emissione), per un totale di 6,30 euro. A partire dal 10 settembre 2021 l’investitore riceverà il premio solo se il titolo dell’azienda fondata da Bill Gates quoterà a un valore pari o superiore a 164,296 dollari. In parole povere, le azioni Microsoft non dovranno perdere più del 20% dal loro Strike Price iniziale, posto a 205,37 dollari. Questa condizione varrà per tutte le date di osservazione prevista prima della scadenza. Il 12 settembre 2022 invece saranno due gli scenari che si troveranno davanti gli investitori:
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Se il prezzo delle azioni Microsoft sarà pari o superiore a 164,296 dollari, l’investitore riceverà i 100 euro di valore nominale del Certificate maggiorato dell’ultimo premio non pagato di 2,1 euro;
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Se il prezzo delle azioni Microsoft sarà inferiore a 164,296 dollari, il Certificato inizierà a replicare il loro andamento e l’investitore subirà una perdita commisurata a quella dell’investimento diretto nel titolo. Poniamo quindi che il 12 settembre 2022 un’azione Microsoft valga 145 dollari. In questo caso, il risparmiatore otterrà un rimborso di 70,60 euro [100 di Valore Nominale x (145 dollari del Prezzo di Riferimento Finale/205,37 dollari dello Strike Price Iniziale)].