A Piazza Affari è di recente sotto la lente degli investitori Stellantis, il colosso automobilistico che il 16 gennaio scorso ha compiuto 1 anno di età. In quella data, nel 2021, è infatti avvenuta la fusione tra i gruppi FIAT Chrysler e PSA. Nelle ultime settimane il titolo è in evidenza in Borsa, a seguito del piano strategico “Dare Forward 2030” illustrato dal CEO Carlos Tavares a inizio marzo.
Con il nuovo piano strategico, Stellantis punta a portare i suoi dipendenti a essere “secondi a nessuno” nella creazione di valore per tutti gli stakeholder. Stellantis si impegna a diventare il campione del settore nella lotta contro il cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni da carbonio entro il 2038.
“Stiamo preparando la strada affinché il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro la fine del decennio. Prevediamo di avere più di 75 BEV e di raggiungere vendite annuali globali di BEV di cinque milioni di veicoli entro il 2030”, ha affermato Tavares.
Le ambizioni del gruppo si traducono in: un raddoppio dei ricavi netti a 300 miliardi di euro entro il 2030, sostenere i margini di reddito operativo rettificato a due cifre per tutto il periodo del piano, generare più di 20 miliardi in flussi di cassa liberi industriali nel 2030, avere un rapporto di distribuzione dei dividendi del 25-30% fino al 2025.
Stellantis mira anche a raggiungere 5 miliardi di sinergie di cassa annuali entro la fine del 2024, mantenere il punto di pareggio a meno del 50% delle consegne consolidate, registrare vendite globali Bev di 5 milioni di unità nel 2030, raggiungendo il 100% del mix di vendite BEV di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli leggeri negli USA.
I ricavi delle nuove auto dai segmenti dei veicoli premium e di lusso aumenteranno di quattro volte. Per aumentare la capacità di produzione di batterie da 140 GWh a 400 GWh il gruppo costruirà cinque gigafactory tra Stati Uniti ed Europa ed entro il 2024 estenderà la tecnologia a celle a combustibile a idrogeno ai furgoni di grandi dimensioni con debutto negli USA nel 2025, oltre a ulteriore estensione ai veicoli commerciali pesanti.
L’Amministratore Delegato Tavares si è detto orgoglioso di essere a capo di “un’azienda che è un costruttore tradizionale” ma, nello stesso tempo, ribadisce il cammino del gruppo lungo la trasformazione digitale come definita nel Software Day del 7 dicembre 2021.
Riguardo alle recenti tensioni geopolitiche, "Stellantis non è stata danneggiata molto finora perché la nostra base di approvvigionamento non è concentrata nell'Europa orientale", ha precisato il CEO, fiducioso che il gruppo possa raggiungere Tesla, il big player statunitense dei veicoli elettrici.
Alla luce di ciò, ad attirare la nostra attenzione per puntare sul titolo in ottica non prettamente rialzista è stato il Certificato Cash Collect di Société Générale con ISIN XS2394941020 che ha come sottostante Stellantis. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo automotive quotato a Piazza Affari.
Azioni Stellantis: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico di Stellantis migliora nel breve termine, grazie al rimbalzo dei prezzi avvenuto in area 12 euro a inizio marzo 2022. Un altro segnale positivo è stato il forte recupero del livello tondo e psicologico posto a 14 euro, che demarca le forze rialziste da quelle ribassiste nel medio periodo.
I prossimi target per i compratori potrebbero essere identificati dapprima in area 16 euro e successivamente sui top segnati a febbraio in area 17,50 euro. In tal caso bisognerà monitorare l’azione dei prezzi in prossimità della linea di tendenza che collega i massimi del 19 gennaio con il top precedentemente menzionato, ora transitante a 16,40 euro. La rottura dei minimi in area 12 euro, determinerebbero invece un forte segnale ribassista con primo target in area 9,75 euro.
Investire sulle azioni Stellantis con i Certificati
Come evidenziato precedentemente, la situazione descritta è interessante se si guarda al Certificato Cash Collect di Société Générale con ISIN XS2394941020. Questo prodotto è negoziato sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana. E’ stato emesso il 24 novembre 2021 ad un prezzo di emissione, pari al Valore Nominale, di 100 euro; la Data di Valutazione Finale è il 23 novembre 2023.
Il prodotto consente all’investitore di beneficiare di un flusso cedolare trimestrale dell’1,7% lordo (6,8% annualizzato lordo) a condizione che, alle varie date di valutazione, il prezzo delle azioni Stellantis sia pari o superiore alla Barriera sul Premio (11,9070 euro).
Sempre su base trimestrale, dal 23 novembre 2022, se il prezzo delle azioni Stellantis è pari o superiore allo Strike (17,0100 euro), il prodotto sarà rimborsato anticipatamente e si riceverà il Valore Nominale pari a 100 euro più il Premio del periodo e quelli eventualmente non pagati in precedenza. Alla Data di Valutazione Finale, il 23 novembre 2023, a condizione che il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, potranno verificarsi due scenari:
1 - Se il prezzo di Stellantis è pari o superiore alla Barriera, si riceverà il Valore Nominale di 100 euro più il premio del periodo e quelli non eventualmente pagati in precedenza.
2 - Se il prezzo di Stellantis è inferiore alla Barriera sul Capitale l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
Il certificato scambia attualmente sotto la pari, a circa 86,70 euro in acquisto, consentendo un potenziale extra rendimento di circa lo 15,34%, oltre al premio, in caso di scenario positivo, di rimborso a 100 euro.
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