Banco BPM è sotto i riflettori a Piazza Affari, mentre si riaccende il risiko bancario nel Belpaese. Mercoledì scorso, con una mossa non concordata, Crédit Agricole è entrato nel capitale dell’istituto di Piazza Meda con una partecipazione pari al 9,18%, attraverso acquisti sul mercato e un’operazione con una primaria banca d’affari internazionale.
L’istituto francese, guidato in Italia dall’AD Giampiero Maioli, ha spiegato che l’operazione testimonia “il forte apprezzamento” della banca italiana, valutata “una realtà solida, con un outlook positivo sul piano finanziario e un management forte e con un comprovato track-record”. L’operazione della società francese pare amichevole, anche se non concordata, e non prelude - per il momento - a un ulteriore rafforzamento.
Crédit Agricole ha infatti specificato di non aver presentato istanza per ottenere l’autorizzazione a superare la soglia sensibile del 10%. Anche se la mossa è stata una sorpresa, voci di mercato sospettavano un azione difensiva di questo tipo di fronte a quelli che erano gli interessi di UniCredit.
Intanto, si legge su Bloomberg, AXA sarebbe in trattative per acquistare una partecipazione di controllo nelle attività assicurative di Banco BPM per un valore di circa 1,5 miliardi di euro dopo che la società avrà esercitato le put option per il riacquisto delle JV attualmente in essere con Cattolica (Vera Assicurazioni). Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'acquisto da Covea della quota dell'81% della joint venture assicurativa BPM Vita, accelerando i tempi dell'internalizzazione del business assicurativo previsto nel piano industriale.
I colloqui tuttavia potrebbero vacillare dopo la mossa di Crédit Agricole. Al risiko bancario che vede protagonista Banco BPM si aggiungono le notizie positive sul comparto. A inizio aprile l'Autorità bancaria europea (EBA) ha giudicato “gestibile” l'impatto diretto della guerra in Ucraina sul sistema continentale, pur mettendo in guardia sui rischi a medio termine.
Nel dettaglio, l'EBA ha evidenziato che l'impatto diretto del conflitto tra Mosca e Kiev è sotto controllo per il comparto bancario europeo, visto che rappresenta solo lo 0,3% degli asset totali e anche tra i Paesi più esposti, come Francia, Austria, Ungheria e Italia, solo le banche ungheresi hanno oltre il 2% degli attivi riconducibili ai due Paesi in conflitto.
Banco BPM tuttavia non esclude di "di dover rivedere nel corso del 2022 le stime dei valori di bilancio" a causa delle conseguenze che la guerra in Ucraina avrà sull'outlook dell'economia globale. Anche se l’istituto guidato da Giuseppe Castagna consideri "prematuro" elaborare previsioni su eventuali "implicazioni economiche" derivanti dai "mutati scenari macroeconomici", l’istituto non si aspetta "impatti significativi" dalla sua esposizione in Russia, che viene definita "estremamente limitata", in quanto pari "a meno dello 0,1% del totale delle attività per cassa e dei crediti di firma".
Ricordiamo infine che l’istituto ha terminato il 2021 con un utile netto di 569,07 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 20,88 milioni contabilizzati nel 2020. L’utile netto adjusted relativo allo scorso anno è stato pari a 710,08 milioni di euro. Il risultato della gestione operativa è migliorato del 15,9%, da 1,72 miliardi a 1,99 miliardi di euro.
I proventi operativi sono aumentati dell’8,6% a 4,51 miliardi di euro, a maggiori commissioni nette (+14,9%). Il margine di interesse è salito a 2,04 miliardi (+3%) rispetto al dato del 2020 (1,98 miliardi) anche per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III. A fine 2021 il cost/income era sceso al 55,8%, rispetto al 58,5% di inizio anno. Visto il grande interesse su Banco BPM, ad attirare la nostra attenzione è stato il Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SH7W5S9. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo quotato a Piazza Affari.
Azioni Banco BPM: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico di Banco BPM appare costruttivo a Piazza Affari, come si può osservare dall’andamento dei prezzi sul grafico giornaliero. Nel breve periodo i corsi proseguono il movimento di rimbalzo iniziato il 7 marzo scorso, che ha riportato il titolo al di sopra dei 3 euro per azione. Nel medio periodo il titolo rimane all’interno di un’ampia figura laterale che conta come supporto i 2,465 euro e come area resistenziale i 3,076 euro. Un eventuale movimento correttivo verso area 2,90-2,80 euro potrebbe consentire l’implementazione di strategie di matrice rialzista in linea con la tendenza di breve termine. In tal caso il primo obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato in area 3,20 euro, mentre un target più ambizioso in area 3,60 euro. La positività verrebbe meno con una rottura del sostegno a 2,465 euro, movimento che potrebbe alimentare ulteriori vendite verso il successivo supporto a 2,20 euro.
Investire sulle azioni Banco BPM con i Certificati
La situazione descritta sinora su Banco BPM è particolarmente interessante se si guarda al Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SH7W5S9. Questo prodotto è quotato dal 25 marzo 2022 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana a un prezzo di emissione di 86,70 euro.
Questo strumento consente agli investitori di ricevere un rimborso a scadenza di 100 euro lordi a patto che alla data di valutazione finale fissata al prossimo 14 dicembre 2023 (circa 1 anno e 8 mesi) la quotazione di Banco BPM sia superiore o uguale a quella della Barriera, fissata a 1,80 euro, circa il 59% del prezzo spot attuale del titolo.
Per questo motivo, eventuali ribassi di Banco BPM non sarebbero un evento totalmente negativo, in quanto farebbero scendere il potenziale prezzo di acquisto del Certificato incrementando di conseguenza il rendimento potenziale a scadenza e lo spazio per un recupero più sostenuto delle quotazioni. Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 91,30 euro (guadagno lordo potenziale del 9,52% in circa 1 anno e 8 mesi), mentre le azioni Banco BPM veleggiano circa il 70% al di sopra della Barriera.
Lo scenario negativo prevede invece che alla data di valutazione finale le quotazioni di Banco BPM siano inferiori a 1,80 euro: il Certificato inizierà a replicare la performance negativa del sottostante calcolata rispetto allo Strike e moltiplicata per l’Importo di Calcolo di 86,563 euro per certificato. Questo, a seconda del prezzo in cui viene acquistato il certificato, potrebbe causare una perdita sul capitale investito.
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