Bitcoin sale di oltre l'8% oggi nel mercato delle criptovalute e si porta in prossimità di 21.000 dollari. La violazione al ribasso del supporto psicologico di 20.000 dollari avvenuta in questi giorni non ha fatto ritestare nuovi minimi per la principale valuta digitale come si temeva. Questo potrebbe essere un buon segno, sebbene ancora il trend sia saldamente ribassista e il sentiment degli operatori sia parecchio negativo.
Adesso
da monitorare è il livello di 25.000 dollari, dal momento che da circa tre mesi le quotazioni si mantengono per lo più all'interno della fascia 20.000-25.000 dollari. Un'eventuale rottura al rialzo potrebbe indirizzare il prezzo verso 30.000 dollari, da cui è partito il violento sell-off di maggio, allorché vi fu la tempesta generata dall'
implosione della stablecoin TerraUSD e del token collegato LUNA.
Bitcoin: le 3 ragioni del rialzo
Lo sprint di oggi di Bitcoin è da ascriversi a diversi fattori. Innanzitutto, vi è stato un
afflusso di denaro che ha fatto salire le quotazioni azionarie. La moneta virtuale da un po' di tempo è strettamente correlata alle azioni, quindi qualsiasi movimento direzionale di queste ultime influenza nello stesso verso quello di Bitcoin. Ora, è probabile che il mercato stia scontando un rilascio dei dati sull'inflazione USA della prossima settimana che certifica una corsa dei prezzi al consumo in rallentamento. Questo alimenta la speranza che la
Federal Reserve possa diminuire la sua aggressività sulla politica monetaria.
In verità, dagli alti funzionali della Banca Centrale si riscontrano veramente pochi messaggi che vertono in tale direzione. Anche ieri il Governatore
Jerome Powell si è espresso chiaramente intervenendo a un think tank presentato dal Cato Institute a Washington. Il 69enne di Washington ha ribadito una lotta con grande forza contro l'inflazione che implica un
forte aumento dei tassi fino a quanto i prezzi non saranno scesi. Quest'anno le attività a rischio come azioni e criptovalute hanno sofferto molto la serie di rialzi del costo del denaro da parte della Fed. Tuttavia, adesso probabilmente
entra in gioco quanto tutto ciò sia stato incorporato nei prezzi e quanto invece sia ancora da scontare.
Un altro fattore che ha giocato a favore di Bitcoin è il calo del dollaro USA. Il dollar index, che misura l'andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di valute, è salito recentemente ai massimi degli ultimi 20 anni. Questo ha esercitato pressione sulla valuta digitale, che è espressa in dollari. Il fatto che oggi la moneta americana si sia presa un momento di pausa è servito a rinvigorire Bitcoin.
Un terzo elemento a dar forza alla madre di tutte le criptovalute riguarda le dichiarazioni del Presidente della
Securities and Exchange Commision, Gary Gensler. Il 69enne di Baltimora ha detto che la
Commodity Futures Trading Commission dovrebbe esercitare una maggiore autorità sui token che non sono titoli, sostenendo in questo modo una maggiore regolamentazione. Questo è un vantaggio per la cripto, in quanto i futures Bitcoin sono scambiati sul Chicago Mercantile Exchange, quindi al di fuori del regolamento SEC.
Bitcoin: le previsioni degli analisti
Gli analisti non sono molto convinti che Bitcoin possa intraprendere un rally in questo momento. Secondo Yuya Haseegawa, analista dell'exchange crittografico Bitbank, le quotazioni potrebbero testare il massimo di metà agosto a 22.000 dollari, ma sarebbe pericoloso pensare che vadano oltre dopo quanto affermato dalla Fed in questi giorni.
Mahesh Vellanki, managing partner della società di venture Capital Web3 SuperLayer, ritiene che saranno mesi difficili per Bitcoin, che comunque ha dato prova di forza non affondando come molti avevano previsto. Tuttavia, a suo giudizio, non è escluso che ci possa essere un altro grande drawdown.
Della stessa opinione è Vijay Ayyar, Vicepresidente dello sviluppo aziendale e internazionale dell'exchange Luno, che vede il rally di oggi come un nuovo test ribassista in area 22.500-23.000 dollari, a meno che non rompa questo livello in maniera convincente.