Il finire della settimana ha visto lo yuan cinese protagonista nei mercati valutari. Nella giornata di venerdì la divisa del Dragone ha guadagnato posizioni nei confronti del dollaro USA, con l'USD/CNY sceso fino a oltre 0,5 punti percentuali a 7,012. A dare carburante alla moneta cinese è stata la presa di posizione da parte della
People's Bank of China, che ha
promesso di frenare la speculazione che nei giorni scorsi ha messo sotto pressione lo yuan, garantendo così una maggiore stabilità nel mercato dei cambi.
Insieme all'autorità di regolamentazione dei cambi, la Banca centrale si è posta come obiettivo quello di rafforzare "la guida alle aspettative del mercato e intraprendere azioni per correggere i comportamenti di mercato prociclici e unidirezionali quando necessario", ha affermato l'istituto monetario in un comunicato.
La PBOC è intervenuta a seguito di una serie di dati sull'economia cinese più deboli rispetto alle attese e che hanno sollevato la preoccupazione che il Paese ancora risente delle chiusure effettuate lo scorso anno per arrestare la diffusione del Covid-19. La decisione è maturata dopo che nella giornata di giovedì il China FX Committee - organo di guida del mercato composto anche da funzionari della Banca centrale - si era riunito chiedendo una drastica riduzione dei movimenti del tasso di cambio per rendere più stabile il mercato.
Yuan: ecco quali sono le prospettive per gli analisti
Venerdì la PBOC ha fissato una banda di oscillazione dello yuan sul dollaro USA di 6,8949-7,1763, il che significa che l'autorità monetaria non ritiene i 7 yuan una soglia chiave. Del resto, l'ultima volta che la valuta di Pechino si è indebolita oltre quel livello per un tempo lungo è stato a settembre, proprio nel periodo di maggiore forza del biglietto verde.
Secondo gli strateghi di Nomura, "è improbabile che la PBOC abbia la mano pesante nella gestione della volatilità valutaria". Jordan Rochester, strategist valutario della banca giapponese, vede
l'USD/CNY a 7,30 entro metà luglio se ci saranno ulteriori segnali di debolezza dell'economia cinese e una prospettiva di politica monetaria aggressiva da parte della
Federal Reserve. "È lì che la PBOC potrebbe essere più scomoda", ha detto.
A giudizio di Simon Harvey, responsabile dell'analisi FX presso Monex Europe a Londra, "l'annuncio è stato sicuramente una sorpresa, dato che la loro correzione giornaliera non ha davvero fornito molta resistenza al deprezzamento del CNY di questa settimana. Non sono soddisfatti del ritmo di deprezzamento della valuta, dati gli sviluppi marginali nei fondamentali".
Gli esperti di RCB Capital ritengono che l'attuale debolezza dello yuan dipenda dal fatto che l'economia cinese ha perso slancio, seppur senza cadere in una situazione di grave crisi. "L'attuale momento non è stato accompagnato da un picco così forte della volatilità", hanno detto.