Wall Street si sta preparando per un rally di breve termine. Secondo le previsioni di Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, c'è un indicatore tecnico che potrebbe dare slancio alle quotazioni alla Borsa americana, ossia la resilienza dell'S&P 500 alla media mobile a 200 giorni, da cui è partito un rimbalzo e che potrebbe fungere da supporto.
In particolare, l'indice borsistico potrebbe capitalizzare la prosecuzione del movimento ribassista dei rendimenti dei titoli di Stato americani e le quotazioni del dollaro USA. "I mercati azionari sono sopravvissuti a un test cruciale di supporto la scorsa settimana che suggerisce che questo rally all'interno di un mercato orso non è ancora pronto a finire", ha scritto l'esperto in una nota.
Wall Street: l'S&P 500 di fermerà a 4.150 punti
Le osservazioni di Wilson hanno una certa risonanza, in quanto finora l'esperto è stato
uno dei più ribassisti di Wall Street, convinto del fatto in presenza della politica aggressiva sui tassi attuata dalla
Federal Reserve, le azioni americane sono destinate a confermarsi sotto pressione. Tra l'altro, lo strategist ha azzeccato sia il sell-off dello scorso anno che il rimbalzo ad ottobre. Ora, vede
la prossima resistenza per l'S&P 500 a 4.150 punti, con un rialzo di 2,5 punti percentuali dall'ultima chiusura settimanale.
Tuttavia, a suo giudizio, il rally non durerà a lungo, perché i fondamentali continueranno a deteriorarsi. Lo "spread" tra gli utili e il flusso di cassa è il più ampio degli ultimi 25 anni, per effetto "dell'eccesso di scorte e dei relativi costi che non sono ancora visibili dai conti".
Wall Street: l'opinione degli altri analisti
L'idea che il rimbalzo sia destinato a esaurirsi trova d'accordo gli analisti di JPMorgan, che questa settimana hanno raccomandato agli investitori di sfruttare i recenti guadagni per monetizzare, riducendo quindi l'esposizione. Il capo degli strategist della banca americana, Mislav Matejka, ha sottolineato come le valutazioni societarie e gli utili relativi siano nei pressi dei massimi storici e questo potrebbe "rallentare la corsa folle degli ultimi 10 anni".
Christopher Harvey di Wells Fargo la pensa diversamente: gli investitori non devono pensare di essere in un mercato ribassista, poiché il rimbalzo azionario ha ancora ulteriore spazio.
Ad ogni modo, un appuntamento importante che potrebbe muovere le quotazioni in una direzione o in un'altra questa settimana riguarda
l'audizione del governatore della Federal Reserve Jerome Powell di fronte al Congresso USA. Il numero uno della Banca centrale americana darà presumibilmente indicazioni su quelle che saranno le intenzioni della Fed in tema di politica monetaria, con particolare riguardo all'eventualità del ritorno all'aumento dei tassi d'interesse dello 0,5% a partire dalla riunione di questo mese.