Volkswagen è in trattativa con Huawei per utilizzare il software dell'azienda cinese nelle auto che produce in Cina. L'obiettivo è quello di migliorare la quota di mercato nel Paese, ancora bassa per quanto riguarda i veicoli elettrici. Il gruppo con sede a Wolfsburg è al nono posto tra i produttori EV mondiali nel territorio cinese, con una quota del 2%, sebbene venda in generale più auto di chiunque altro.
Per recuperare terreno, Volkswagen negli ultimi anni ha elaborato un piano annunciando miliardi di euro in investimenti in Cina in settori innovativi come quello della guida autonoma. L'espansione del gruppo nel mercato cinese è stata realizzata negli anni grazie a una serie di joint-venture, tra cui spicca quella con First Automobile Works. La partnership si articola su tre fabbriche: Changchun, Chengdu e soprattutto Foshan, che da sola sforna 600 mila auto all'anno.
Ora Volkswagen sta approfondendo i colloqui con Huawei, anche se, secondo le indiscrezioni, la società starebbe trattando anche con altri gruppi cinesi per migliorare la tecnologia nelle sue auto elettriche. Tra l'altro, un partner cinese potrebbe attrarre maggiori clienti, in un Paese dove le persone sono particolarmente legate ai fornitori locali. Volkswagen ha affermato che il suo software attuale è costantemente in fase di sviluppo, sebbene la società non sia in trattativa con nessuna società cinese per la licenza di un sistema operativo completo.
Volkswagen: i problemi con la stretta alla Cina
La mossa del colosso tedesco dell'automotive rischia di accendere una miccia, perché i rapporti internazionali tra l'Occidente e la Cina su alcune aziende tecnologiche di Pechino sono molto tesi. Huawei è una di quelle società finite nella black list del Dipartimento del Commercio USA, in quanto accusata di una dotazione infrastrutturale minacciosa per la sicurezza nazionale. Pertanto, l'accesso di Huawei ai semiconduttori americani è vietato, mentre alcune aziende statunitensi dovranno ricevere una licenza speciale per le vendite alla società di Shenzen. In aggiunta a questo, Stati Uniti ed Europa stanno concertando misure comuni per ridimensionare l'esposizione delle regioni alla Cina, in modo da impedire un'ulteriore espansione di Pechino a livello internazionale.
Volkswagen però deve risolvere i suoi problemi di software. Creata nel 2020, la software house interna Cariad continua a soffrire di diverse problematiche tra cui carenze di budget che hanno ritardato il lancio di nuovi veicoli come l'Audi A6 e-tron e la Porsche Macan. La scorsa settimana, il Chief Financial Officer Arno Antlitz ha dichiarato che la nuova piattaforma software per i suoi marchi premium come Audi e Porsche sarà lanciata il prossimo anno, mentre quella relativa alla guida autonoma avrà uno slittamento almeno al 2027. Tutto questo pone priorità aziendali che potrebbero entrare in conflitto con i piani occidentali più ampi per sganciarsi da Pechino. E quello cinese è un test che l'azienda probabilmente in questo momento non può fare a meno di compiere.