La trimestrale di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., meglio conosciuta come TSMC, supera le attese degli analisti, grazie alla sua leadership di mercato, ma lascia l'amaro in bocca a causa di una guidance deludente sul trimestre in corso. Il colosso taiwanese dei chip ha confermato di essere preoccupato per la domanda di elettronica costantemente debole, mentre le aziende clienti restringono il budget di spesa per far fronte all'elevata inflazione e a una recessione incombente.
Preoccupano in particolare le riduzioni degli ordini dei PC. Secondo gli ultimi dati rilasciati dalla società di consulenza IDC (International Data Corporation), nei primi tre mesi dell'anno è stato registrato un crollo delle spedizioni del 29%. TSMC ha riferito che si aspettava di aver già toccato il fondo, nonostante le attese fossero comunque per una domanda di PC e dispositivi mobili debole per tutto il 2023.
TSMC: i risultati del primo trimestre
Il colosso dei chip ha riportato un utile netto di 206,99 miliardi di NT$, pari a 6,8 miliardi di dollari, mentre la media degli analisti aveva stimato guadagni per 194,2 miliardi di NT$. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui TSMC aveva registrato profitti per 202,73 miliardi di NT$, la crescita è stata del 2,1%, ma in confronto ai 295,90 NT$ del quarto trimestre 2022 c'è stato un crollo del 30%. L'utile diluito per azione è risultato di 7,98 NT$, corrispondenti a 1,31 dollari USA.
Il fatturato consolidato è arrivato a 508,63 miliardi di NT$ (16,72 miliardi di dollari USA), in crescita del 3,6% anno su anno, ma in calo del 18% rispetto ai 625,53 miliardi di NT$ del quarto trimestre. Quanto ai margini, è stato rilevato un margine lordo per il trimestre del 56,3%, un margine operativo del 45,5% e un margine di profitto netto del 40,7%.
Per il secondo trimestre, la società ora prevede vendite comprese tra 15,2 e 16 miliardi di dollari USA, al di sotto dei 16,1 miliardi previsti in media dagli analisti. Mentre si affida ai piani precedenti riguardo 36 miliardi di dollari da spendere per l'aggiornamento e l'espansione della capacità produttiva quest'anno. I margini lordi sono stimati tra il 52% e il 54%, mentre la media degli analisti prevede una quota intorno al 52,5%.
TSMC: quanto pesa l'incertezza geopolitica
Gli investitori nel lungo periodo contano sul fatto che la leadership di TSMC basti per sostenere la crescita dell'azienda, sfruttando magari lo sviluppo e le applicazioni dell'intelligenza artificiale che possono guidare la domanda dei chip di fascia alta. ":Dopo un deludente calo del 15,4% nelle vendite di marzo, l'accelerazione di TSMC nella produzione di nodi a 3 nanometri, l'intelligenza artificiale e gli ordini di fabbricazione di chip ad alte prestazioni (HPC) relativi ai server rappresenteranno i temi chiave nella conference call sui conti del primo trimestre. Questi fattori determineranno se l'azienda sarà in grado di mantenere lo slancio di crescita dei ricavi nel 2023, come suggerisce il consenso, e contrastare le prospettive del settore dei semiconduttori offuscate da una domanda di smartphone e PC più debole del previsto, insieme a progressi stagnanti nella riduzione delle scorte", ha scritto l'analista di Bloomberg Intelligence, Charles Shum.
Tuttavia,
una grande incognita deriva dall'incertezza geopolitica relativa soprattutto alle minacce di una possibile invasione militare di Taiwan da parte della Cina. Questo ha spinto la Berkshire Hathaway del leggendario investitore
Warren Buffett a cedere recentemente la partecipazione di 4,1 miliardi di dollari nel gigante dei semiconduttori (
In quali società investe Warren Buffett? Scopriamolo). Tutto ciò sta portando i clienti dell'azienda a essere sempre più diffidenti, anche in merito alla costruzione della capacità di produrre chip avanzati all'estero, in particolare negli USA e in Giappone.