Le azioni Tesla hanno chiuso l'ultima seduta di Borsa con un calo del 3,86% a 186,92 dollari portando la performance da inizio anno al -46,94%, la peggiore mai registrata dalla casa automobilistica in questo periodo dell'anno. Il titolo si trova lontano dai massimi annuali, toccati a gennaio a quasi 400 dollari, mentre è posizionato a ridosso dell'importante supporto dei 180 dollari che, se rotto, potrebbe innescare nuove discese.
Tra gli operatori c'è scetticismo sulle possibilità che il titolo della casa di Palo Alto possa riprendersi. Secondo Giovanni Roque, strategist di 22V Research, "le azioni vanno vendute in prossimità dei 200 dollari". La sua considerazione prescinde dai fondamentali dell'azienda e ha una matrice essenzialmente tecnica.
Anche Katie Stockton, fondatrice di Fairlead Strategies, è parecchio pessimista sulla società guidata da
Elon Musk. A suo giudizio, per evitare una discesa verso il supporto di 180 dollari, "entro la fine della settimana le azioni dovrebbero superare i 207 dollari".
Tesla: ecco perché comprare il titolo in Borsa
Nel breve termine il quadro tecnico di Tesla sembra quindi abbastanza compromesso. La società quest'anno ha risentito di svariati fattori contrari, tra cui un calo delle consegne dovuto a problematiche logistiche e alla concorrenza della cinese BYD. Proiettando le valutazioni nel lungo periodo, vi sono alcuni aspetti fondamentali che potrebbero sostenere il titolo in Borsa.
Il primo fa riferimento all
'entrata in vigore, a gennaio 2023, dell' Inflation Reduction Act, che prevede nuovi crediti d'imposta fino a 7.500 dollari per l'acquisto di auto elettriche.
Un secondo catalizzatore potrebbe essere rappresentato dal possibile annuncio, nei prossimi mesi, di un nuovo impianto di produzione. Attualmente la casa automobilistica dispone di quattro fabbriche: Fremont in California, Austin in Texas, Berlino e Shanghai. La capacità produttiva di vetture elettriche in tali siti corrisponde a circa 2 milioni di unità. Per il 2024 gli investitori si aspettano consegne per 3 milioni di auto. Se le aspettative dovessero trovare riscontro nella domanda effettiva, la società dovrebbe aggiungere almeno un nuovo stabilimento ampliando la struttura produttiva.
A sostenere i corsi potrebbe pensarci, e siamo al terzo fattore positivo, anche un piano di riacquisto delle azioni: nel corso della conference call sugli utili del terzo trimestre, Elon Musk ha detto che un'operazione di questo genere è possibile.