Per gli investitori nelle azioni tecnologiche c'è una buona notizia:
sul Nasdaq-100 è tornato il mercato rialzista per la prima volta dopo tre anni. Un mercato rialzista si configura quando un indice sale di oltre il 20% dal suo minimo. L'indicatore tecnologico delle 100 aziende top di Wall Street ha realizzato una performance del 20,29% dal minimo di chiusura del 28 dicembre. A contribuire al brillante risultato sono stati soprattutto i rally delle big tech come Apple, Microsoft e Amazon.
L'ultima volta che si è determinato uno scenario di questo tipo è stato nell'aprile 2020, dopo che le azioni erano rimbalzate dal crollo di marzo generato dal cigno nero del Covid-19. In confronto, nello stesso periodo
gli altri listini americani hanno fatto meno bene. All'ultima chiusura l'S&P 500 evidenziava un +4,9% mentre il
Dow Jones Industrial Average evidenziava addirittura in calo dell'1,3%.
Nasdaq-100: ecco i motivi del risveglio delle azioni tech
Lo scorso anno i titoli tech americani sono stati tramortiti dal rialzo dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve, che ha iniziato una campagna aggressiva per combattere l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni. L'aumento dei rendimenti sul mercato è stato deleterio per le azioni legate alla crescita, perché le aziende che puntano su tecnologia e innovazione hanno dovuto subire un onere maggiore per finanziare i propri investimenti. Inoltre, quando i tassi sono più alti, diminuisce il valore attualizzato dei flussi reddituali che le aziende ottengono negli anni e questo
le rende meno attraenti agli occhi degli investitori.
Con il raffreddamento dell'inflazione e con le aspettative di una recessione in arrivo, accelerata dalla crisi bancaria, il mercato ora si attende una Fed più accomodante nei prossimi mesi. Anche se forse potrebbe essere un'ipotesi azzardata, gli operatori stanno scontando che la Banca centrale addirittura inizi a tagliare il costo del denaro prima della fine del 2023. Tutto ciò ha ridato vitalità alle azioni tech, che peraltro sono ora considerate anche un rifugio sicuro dai cali dei titoli finanziari.
"Proprio come i titoli growth e tecnologici hanno sofferto di più lo scorso anno, quando la Fed ha stretto i tassi a un ritmo senza precedenti, non sorprende che si siano ripresi più del mercato generale quando le persone hanno iniziato a vedere la fine del tunnel del rialzo dei tassi", ha dichiarato Chris Larkin, Amministratore delegato del trading e degli investimenti di E * Trade Financial Corp.
Nasdaq-100: cosa aspettarsi ora?
Nelle prossime settimane saranno
i dati economici e lo sviluppo della crisi bancaria a dettare quella che sarà la politica della Fed sul fronte dei tassi d'interesse. Nell'ultima riunione l'istituto guidato da
Jerome Powell ha effettuato una stretta di 25 punti base, trovando un compromesso tra una mossa più aggressiva con un'inflazione ancora ostica e una pausa nell'attesa di conoscere gli effetti del fallimento delle banche americane.
"Mentre la Fed è stata più accomodante mercoledì di quanto molti osservatori del mercato si aspettassero, il presidente Powell ha anche sottolineato che il Consiglio non prevede di tagliare i tassi quest'anno", ha detto Larkin. L'esperto ha sottolineato che "il mercato ribassista potrebbe essere più vicino alla sua fine che al suo inizio, ma gli investitori dovrebbero essere realistici sulla possibilità di una maggiore volatilità nell'orizzonte a breve termine: nel caso, i titoli tecnologici potrebbero sottoperformare il mercato, come spesso accade quando il sentiment diventa negativo".