L'intelligenza artificiale oggi rappresenta il tema più caldo intorno a cui guardano tutte le più grandi aziende tecnologiche mondiali. Da quando la start-up OpenAI ha rilasciato il suo chatbot ChatGPT alla fine di novembre 2022, si è scatenata una corsa folle per entrare prepotentemente nel mercato. Microsoft, che già aveva investito 1 miliardo di dollari in OpenAI, ha
pianificato l'impiego di altri 10 miliardi di dollari in modo da integrare la tecnologia nel suo motore di ricerca Bing (
Microsoft in trattative per investire $ 10 miliardi in OpenAI).
Alphabet ha risposto con Bard, il chatbot legato a Google. Baidu ha fatto lo stesso con Ernie. Mentre, questa settimana Snap Inc. ha lanciato un chatbot AI imperfetto come funzionalità sperimentali per i suoi abbonati Snapchat+. L'intelligenza artificiale ovviamente va al di là del prodotto di comunicazione che si dovrebbe sostituire al linguaggio umano. Da anni Tesla sfrutta l'IA per i software della guida autonoma e la sta utilizzando per progettare il suo umanoide Optimus, che si dovrebbe sostituire nelle funzioni comuni esercitate dall'uomo.
Intelligenza artificiale: ecco perché avrà successo
Il ferro va battuto finché è caldo, come si suol dire. E questo è il momento dell'intelligenza artificiale, così come lo scorso anno lo è stato del
metaverso. Il rischio che l'entuasiasmo possa raffreddarsi però esiste, allo stesso modo in cui ciò è avvenuto per il magico mondo virtuale che sta costruendo Meta Platforms. Tuttavia, sono due i motivi per cui gli investitori stavolta dovrebbero prestare un'attenzione maggiore.
Il primo riguarda il fatto che l'intelligenza artificiale, imitando l'intelligenza umana, è un serbatoio di dati e conoscenze. Di conseguenza, rispetto ad altri tipi di tecnologie, parte con un vantaggio marcato. Per fare un paragone con il metaverso, i visori di realtà virtuale di Meta sono da anni sul mercato, ma sono molte le lamentele degli utenti in merito ai fastidi che provocano, durante e dopo l'utilizzo, agli occhi e al viso. Da quando OpenAI è stato introdotto, già tutti ne sono rimasti entusiasti. Questo perché la base di conoscenze è diversa.
Il secondo motivo si riferisce al grande impatto che l'intelligenza artificiale ha avuto nei confronti del pubblico. Secondo un sondaggio della IE University del 2021 è emerso che oltre il 50% degli europei era favorevole ad attribuire seggi governativi secondo gli algoritmi di IA con accesso ai dati personali. Mentre l'anno prima Facebook ha pubblicato un grafico che mostrava come circa la metà degli utenti valutasse le interazioni dei chatbot da preferire alle chat umane reali. Lo stesso consenso non può attribuirsi alla realtà virtuale, laddove un sondaggio di Axios del 2022 ha rilevato che gli americani sono per lo più spaventati che entusiasti del metaverso, con solo un quinto che utilizza una qualche forma di realtà virtuale.