Il dollaro USA ha recuperato smalto in questo mese di maggio, dopo un lungo periodo incolore. L'indice del dollaro - che riproduce l'andamento del biglietto verde rispetto a un paniere delle più importanti valute mondiali - ha guadagnato due punti percentuali dal 1° maggio, attenuando il crollo di circa il 10% dai massimi del 2022.
Proprio lo scorso anno per lunghi tratti la moneta americana ha mostrato una forza straordinaria, sospinta dalla
Federal Reserve che aveva dato vita a un ciclo di rialzi dei tassi molto aggressivo e dalle tensioni geopolitiche che avevano riproposto il dollaro come bene rifugio.
Il raffreddamento dell'inflazione americana e l'arrivo negli Stati Uniti di una crisi bancaria che alimenta aspettative recessive hanno ridotto notevolmente l'atteggiamento da falco della Banca centrale a stelle e strisce. Nell'ultimo meeting di questo mese, l'istituto monetario ha messo in pausa la serie di strette sul costo del denaro, ma è probabile che più di una pausa si tratti dell'inizio di una nuova fase dove la Banca diventerà più accomodante. Questo non gioca certamente a favore del dollaro USA, ma allora perché il dollaro USA sta salendo?
Dollaro USA: ecco spiegati i motivi del rialzo
Spiegare puntualmente e con precisione ciò che succede nei mercati finanziari è un esercizio tutt'altro che agevole, in quanto a volte il mercato ha delle ragioni che la ragione non conosce. Tuttavia, possono essere abbozzate alcune ipotesi in merito al comportamento del dollaro USA in questo frangente.
Una riguarda
i timori sul tetto del debito USA, per cui gli investitori comprano dollari come fanno spesso quando si manifestano tensioni a livello politico ed economico. Le paure degli operatori non sono infondate, perché un accordo bipartisan per innalzare il tetto al debito ancora sembra lontano e i tempi stringono. Il segretario al Tesoro
Janet Yellen ha fissato una deadline al 1° giugno, chiamata anche data-X, ovvero giorno in cui lo Stato non avrà più soldi per sostenere la spesa pubblica.
I Repubblicani - che hanno la maggioranza alla Camera - sono disposti a votare la legge in Parlamento che eviti il default solo a condizione di un
taglio massiccio alla spesa pubblica. Il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden per lunghi tratti si è mantenuto inflessibile sulla risposta a tale richiesta: l'aumento al limite di debito potrà avvenire solo senza condizioni. Tuttavia, negli ultimi giorni sembra che le parti siano meno lontane e la speranza di tutti è che nei prossimi incontri si giunga al sospirato accordo.
Intanto però gli investitori comprano dollari perché così si sentono più sicuri, nell'eventualità che dovesse verificarsi il peggiore degli scenari. "La recente forza dell'USD è in gran parte guidata dall'aumento della domanda di beni rifugio in vista di 'incognite sconosciute'", ha affermato Esther Reichelt, stratega valutario di Commerzbank.
Una seconda ipotesi concerne la Federal Reserve. Siamo sicuri che l'autorità monetaria abbia terminato la sua lotta all'inflazione? Secondo Alvin Tan, responsabile della strategia Asia FX di RBC Capital Markets, gli operatori ritengono "che la Fed potrebbe non ancora aver vinto la battaglia l'inflazione ".
L'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è sceso in questi mesi posizionandosi al 4,9% ad aprile da oltre 9 punti percentuali del picco 2022. Tuttavia, è ancora ben distante dall'obiettivo del 2% fissato dalla Fed. "Pensiamo che ci sia la possibilità che i tassi di interesse statunitensi possano salire più in alto. Non siamo convinti dall'argomento secondo cui il dollaro è in costante declino", ha detto Tan.
Una terza ragione che spiega il buon momento di forma del dollaro USA fa riferimento a un fattore tecnico, abbinato alle posizioni degli hedge fund: il biglietto verde si trova in una posizione di ipervenduto. Nel contempo le scommesse short dei grandi investitori la scorsa settimana hanno raggiunto un ammontare di 14,56 miliardi di dollari, livello massimo dal 2021. Giocoforza, un movimento anche leggero al rialzo della valuta americana potrebbe aver fatto chiudere le posizioni di diversi hedge fund innescando un movimento rialzista delle quotazioni.