Su un Ftse Mib che scambia a ridosso dei 27.500 punti (+1,05% a 27.481,78 punti), una delle performance migliori è registrata da Mediobanca che, dopo aver annunciato un investimento in Arma Partners, segna un +1,6% portandosi sopra i 10 euro (10,01 euro).
L’istituto di Piazzetta Cuccia ha reso noto di aver siglato un accordo strategico con i soci di Arma Partners e US Arma Partners rafforzandosi nell’ambito della Digital Economy: Mediobanca acquisirà Arma per creare un franchise leader nella Digital Economy all’interno della propria divisione Corporate & Investment Banking.
Arma Partners: di cosa si occupa
Fondata nel 2003, Arma Partners è una società che offre consulenza indipendente in materia di Corporate Finance a società leader e a fondi di Private Equity affiancandoli in tutte le fasi aziendali. Guidata dal suo fondatore e Managing Partner Paul-Noël Guély, Arma Partners conta oggi 12 partner e 86 dipendenti di cui 69 banker provenienti da oltre 26 Paesi.
Arma Partners è focalizzata sulla Digital Economy con un focus particolare nel settore dei Software, dei servizi Cloud, e nei segmenti Data, Internet e Fintech. Negli ultimi cinque anni ha seguito come advisor oltre 100 operazioni per un valore di mercato complessivo di oltre 85 miliardi di dollari: nonostante uno scenario macro sfidante, nel 2023 Arma Partners ha annunciato risultati record per il terzo anno consecutivo con ricavi superiori a 100 milioni di dollari.
Mediobanca e Arma Partners: i dettagli e le ragioni dell’operazione
Mediobanca pagherà il corrispettivo in cash, di cui il 40% in fondi immediatamente disponibili al closing. La restante parte verrà rilasciata in quattro anni sulla base delle performance di Arma e potrà essere pagata in azioni Mediobanca. L’operazione avrà un impatto stimato sul CET1 ratio di Mediobanca di circa 30punti base e, stima la società sulla base degli utili dell’ultimo esercizio, “la transazione sarà accrescitiva per l’EPS”.
La partnership con Arma Partners rafforzerà i servizi di advisory offerti da Mediobanca con competenze distintive in ambito Tech a beneficio dei clienti della divisione Corporate & Investment Banking e del Wealth Management, oltre a garantire un più ampio presidio territoriale in Europa e negli Stati Uniti. Inoltre, questa operazione permetterà di orientare il modello di business del CIB verso attività a minor assorbimento di capitale e darà un significativo impulso alle commissioni della divisione con una crescita del 30% circa, risultato che contribuirà a incrementare di oltre il 10% le commissioni di Gruppo.
Arma Partners continuerà ad essere gestita - come società indipendente all'interno del Gruppo Mediobanca - da Paul-Noël Guély, che lavorerà in stretto coordinamento con Francisco Bachiller e Giuseppe Baldelli, Co-Head di Global CIB, con l’obiettivo di valorizzare le competenze distintive di Arma Partners nel campo della Digital Economy a beneficio di tutta la piattaforma CIB di Mediobanca. "Arma Partners rappresenta un’opportunità unica per la divisione CIB di Mediobanca di espandersi nel settore in rapido-sviluppo della Digital Economy, trend che sta impattando e trasformando il business di tutti i nostri clienti”, hanno detto Bachiller e Baldelli.
Mediobanca scalda i motori in vista del piano strategico
Mercoledì prossimo, il 24 maggio, Mediobanca terrà un Capital Market Day con la presentazione delle linee guida del Piano Strategico per il triennio 2023-26. In attesa di questo importante evento, Francesco Milleri, presidente di Delfin (primo azionista della banca, Mediobanca: ecco come è composto l’azionariato della società), ha dichiarato con una buona dose di sarcasmo che “se ce li chiederanno daremo dei suggerimenti".
"Siamo solo degli azionisti di lungo periodo e anche contenti: il titolo sta andando abbastanza bene, poi se cresce un po' di più siamo ancora piu' contenti", ha detto Milleri, che oltre a guidare la holding della famiglia Del Vecchio è Presidente e Amministratore delegato di EssilorLuxottica.