Le catene dei ristoranti hanno attraversato un periodo molto travagliato negli ultimi anni. La pandemia ha messo in ginocchio il settore, costringendo le aziende a rimanere chiuse e a fare solo servizio a domicilio. I profitti nel 2020 sono crollati e molte imprese hanno dovuto chiudere.
Con l'arrivo dei vaccini, il conseguente calo dei contagi e le riaperture, vi è stata una ripresa per tutto il 2021. L’industria dei ristoranti ha mantenuto una certa resilienza anche quando lo scorso anno l'inflazione e l'aumento dei tassi d'interesse hanno colpito gran parte dei settori a livello mondiale. Chi sono oggi le società del comparto che emergono rispetto alle altre? Ecco una classifica delle 10 più capitalizzate (dati al 28 febbraio 2023), osservando la grande predominanza delle aziende americane.
McDonald's Corporation
Leader indiscusso, McDonald's Corporation occupa di gran lunga il primo posto con una capitalizzazione di 193,25 miliardi di dollari. La catena di fast food americana dispone di ristoranti in tutto il mondo, che gestisce direttamente o attraverso il franchising. A Wall Street le azioni lo scorso anno sono scivolate dell’1,69%, invece nel 2023 viaggiano sulla parità (+0,18%).
Chipotle Mexican Grill
In seconda posizione staziona Chipotle Mexican Grill, che ha un valore di mercato di 41,18 miliardi di dollari. La catena di ristoranti statunitense è presente anche nel Regno Unito, in Canada, Francia e Germania, ed è specializzata in burrito e taco. Il nome Chipotle deriva dal peperoncino jalapeño essiccato e affumicato. Le azioni a Wall Street sono crollate lo scorso anno del 20,64%, mentre dal 1° gennaio 2023 stanno guadagnando il 7,47%.
Yum! Brands
Al terzo posto si posiziona un altro colosso statunitense, Yum! Brands, con un market cap di 35,64 miliardi di dollari. Il gruppo specializzato nel fast food opera anche attraverso i marchi che controlla: Pizza Hut, Kentucky Fried Chicken, Taco Bell, East Dawning e Wing Street. Alla Borsa di New York il titolo azionario è scivolato del 7,76% lo scorso anno e nel 2023 scende di 73 punti base.
Restaurant Brands International
Appena dopo il podio si colloca Restaurant Brands International, con una capitalizzazione di Borsa di 29,09 miliardi di dollari. L'azienda è nata dalla fusione nel 2014 tra la catena americana di fast food Burger King e la catena canadese di caffetterie e ristoranti Tim Hortons. Il 2022 è stato chiuso con un rialzo delle azioni del 6,58%, mentre quest’anno si viaggia appena sotto la parità (-0,23%)
Yum China
Yum China spezza il dominio americano, piazzandosi al quinto posto della classifica con un valore di mercato di 24,58 miliardi di dollari. La società è nata dallo spin-off nel 2016 di Yum! Brands, a cui paga il 3% delle vendite totali come licenziatario del marchio. A Hong Kong le azioni hanno realizzato quest’anno una performance del 5,06%, che segue quella del 2022 del 14,74%.
Darden Restaurants
Sesto posto per Darden Restaurants, catena di ristoranti multimarca statunitense, che ha una capitalizzazione di Borsa di 17,40 miliardi di dollari. Tra i ristoranti posseduti dall'azienda si contano i raffinati Eddie V's e The Capital Grille, oltre ai 6 casual Olive Garden Italian Restaurant, LongHorn Steakhouse, Bahama Breeze, Seasons 52, Yard House e Cheddar's Scratch Kitchen. Alla Borsa americana nel 2022 le azioni sono scese dell’8,17%, con un rialzo del 3,36% finora in questo 2023.
Hai Di Lao Hot Pot
Hai Di Lao Hot Pot occupa la settima posizione con un market cap di 15,63 miliardi di dollari. L'azienda cinese è la più grande del Paese nel settore dell'hot pot, ossia nelle varietà di stufato dell'est asiatico. Quotate a Hong Kong, le azioni hanno ottenuto un ottimo 27,27% lo scorso anno, mentre nei primi due mesi del 2023 stanno perdendo 3,12 punti percentuali.
Domino's Pizza
All'ottavo posto troviamo Domino's Pizza, gigante americano che rappresenta una delle più grandi catene di pizzerie degli Stati Uniti. La sua capitalizzazione di Borsa ha raggiunto 10,41 miliardi di dollari, ma è scesa molto negli ultimi 14 mesi a causa dei problemi finanziari dell’azienda che l’hanno costretta a chiudere molti ristoranti, soprattutto in Italia. Le azioni a Wall Street sono crollate del 38,62% nel 2022 e del 15,05% quest’anno.
Americana Restaurants International
Andiamo in Medio Oriente per la nona classificata, con Americana Restaurants International, che ha una capitalizzazione di 8,07 miliardi di dollari. L'azienda è presente in 12 Paesi, soprattutto in Kazakistan e nella regione MENA, e gestisce marchi come KFC, Pizza Hut, Hardee's, Krispy Kreme e TGI Fridays, insieme a marchi proprietari come Wimpy e Chicken Tikka. Le azioni sono sbarcate alla Borsa di Abu Dhabi (in contemporanea con il debutto alla Borsa dell’Arabia Saudita) il 13 dicembre 2022, ottenendo nell’anno un rendimento del 5,32%. Quest’anno il guadagno si attesta al 21,89%.
Texas Roadhouse
In coda alla graduatoria troviamo Texas Roadhouse, che ha un valore di mercato di 6,81 miliardi di dollari. La catena di steakhouse americana è specializzata in bistecche in stile texano. L’anno passato il titolo al Nasdaq è salito dell’1,87%, mentre quest’anno ha già guadagnato l’11,87% in due mesi.