BYD ora punta sui veicoli commerciali. L'azienda cinese sostenuta da
Warren Buffett investirà
oltre 20 miliardi di dollari nei prossimi tre anni in questa divisione. La spesa sarà destinata alla ricerca, allo sviluppo del prodotto e all'espansione della capacità produttiva. I nuovi veicoli verranno introdotti in mercati come quello cinese, europeo e giapponese.
La società con sede a Shenzen cercherà di smentire le altre aziende che considerano le batterie per i camion di prossima generazione troppo pesanti preferendo le celle a combustione a idrogeno, in modo particolare per le grandi distanze. BYD ritiene di superare il problema grazie alle sue batterie a lama contenenti una serie di lunghe celle piatte che vengono fatte scivolare in un pacco batterie, ottimizzando l'utilizzo dello spazio e della densità energetica, nonché riducendo al minimo il peso totale del veicolo.
BYD: ecco perché punta sui veicoli commerciali
Tra BYD e Tesla è in corso un testa a testa per la supremazia mondiale nel campo dei veicoli elettrici. La compagnia cinese è riuscita lo scorso anno a conquistare il primato per quanto riguarda il numero di vendite di auto a nuova energia, ossia elettriche e ibride plug-in. Tuttavia, Palo Alto conserva ancora il primato sulle consegne di veicoli solo elettrici.
BYD comunque è in piena espansione, anche al di fuori del territorio cinese, che finora ha rappresentato un'autentica fortezza per la casa automobilistica. Escludendo gli autobus, quest'anno tra gennaio e febbraio l'azienda ha venduto circa 2.774 veicoli commerciali, oltre 10 volte le immatricolazioni dello stesso periodo del 2022. Fino al 2023, l'unica tipologia di veicoli commerciali venduti riguardava gli autobus; oggi invece l'azienda mostra un'ampia gamma, tra cui furgoni, camion merci, betoniere e spazzatrici stradali, che produce attraverso fabbriche situate oltre che in Cina anche in India, Brasile e Ungheria.
Questo passo è estremamente importante, perché potrebbe compensare una crescita più lenta dei veicoli passeggeri, soprattutto ora che in Cina sono terminati i sussidi per i consumatori. Al riguardo, i segnali che arrivano dalle vendite nel settore dei primi due mesi di quest'anno non sono molto confortanti. La China Passenger Car Association ha riportato un calo del 20%, sottolineando la debolezza della domanda in quello che è il più grande mercato automobilistico del mondo.
BYD quindi cerca di allargare il suo raggio di azione conquistando nuovi territori. Per il momento però le sue mire espansionistiche non riguardano gli Stati Uniti, a causa delle relazioni tese tra Pechino e Washington (sebbene i ben informati riferiscano che lo sbarco negli USA è in in stand-by in attesa di un eventuale disgelo).
Veicoli elettrici commerciali: una concorrenza agguerrita
Il percorso di BYD non sarà del tutto agevole, dal momento che la concorrenza sul fronte dei veicoli commerciali elettrici è particolarmente forte. La compagnia giapponese Isuzu Motors ha introdotto un camion elettrico leggero in Giappone proprio all'inizio di questa settimana. Mentre Mercedes-Benz Group il mese scorso ha annunciato che avrebbe iniziato la vendita in 60 mercati in tutto il mondo di un nuovo furgone elettrico prodotto in Nord America e In Europa.
Secondo Yvonne Zhang, ricercatrice della società di market intelligence Interact Analysis, nel mercato vi sono oltre un centinaio di produttori che offrono autobus e camion elettrici; per questa ragione, le compagnie cinesi ora stanno cercando di allargarsi all'estero. A suo giudizio, il mercato cinese offre alle aziende del territorio un vantaggio in termini di costi, poiché è grande e ben sviluppato. Di conseguenza, "l'emergere di camion e autobus alimentati a batteria dà loro un'apertura per entrare nei mercati esteri", ha detto.