BP e Uber viaggeranno in tandem per le strade di Stati Uniti, Europa e Gran Bretagna. Oggi BP Pulse, la filiale di ricarica delle auto elettriche della major petrolifera, ha annunciato la realizzazione di una partnership di due anni con il gigante del ride-hailing. Con tale accordo viene estesa la colloborazione, finora limitata solo alla città di Londra, con la quale BP metterà a disposizione più corsie dedicate ai conducenti di Uber negli hub di ricarica dei veicoli elettrici. La compagnia americana inoltre integrerà BP Pulse nel suo programma. In sostanza, la società britannica si occuperà dell'investimento infrastrutturale, mentre Uber si impegnerà a promuovere la rete di caricabatterie nella sua app driver.
In questo modo, verrebbero soddisfatte due esigenze: quella di BP di acquisire più clienti abituali che percorrono una quantità importante di chilometri con i veicoli elettrici e quella di Uber di permettere ai suoi autisti l'accesso in via preferenziale alle colonnine per ricariche più rapide (l'azienda punta a elettrificare tutta la flotta entro il 2040).
BP-Uber: gli obiettivi da raggiungere con la partnership
BP Pulse e Uber hanno iniziato a collaborare nel 2021, in occasione dell'apertura del primo hub di ricarica rapida su Park Lane a Londra. Per Uber, la piazza di Londra rappresenta il principale mercato per l'elettrificazione, con oltre il 15% di miglia percorse dalle auto elettriche. Si tratta di un dato molto incoraggiante in tema di transizione energetica: i conducenti della piattaforma di Uber in Europa stanno effettuando il passaggio ai veicoli puliti con una velocità di cinque volte superiore rispetto alla popolazione in generale.
In particolare, l'azienda con sede a San Francisco mira a rendere completamente elettrica la sua flotta a Londra entro il 2025. "Vogliamo che Uber sia la piattaforma più pulita al mondo perché è la cosa giusta per i consumatori, le nostre città e il nostro business. Arrivare al 100% elettrico non è qualcosa che Uber può fare da sola. È uno sport di squadra e ci vorranno partnership come questa per raggiungere zero emissioni, soprattutto perché sappiamo che la disponibilità di infrastrutture di ricarica facili da accedere e convenienti rappresenta una delle maggiori sfide per i conducenti", ha affermato Christopher Hook, Global Head of Sustainability di Uber.
BP possiede circa 22 mila punti di ricarica sparsi in ogni parte del mondo. Ogni settimana l'azienda installa centinaia di siti nuovi di ricarica, investendo miliardi di dollari nell'infrastruttura. La società ha affermato di voler perseguire l'obiettivo di 100 mila colonnine in tutto il pianeta entro il 2030, basandosi su un'infrastruttura affidabile e conveniente. "La portata di ciò che stiamo cercando di fare insieme è piuttosto grande. Se prendi più di 5 milioni di conducenti attivi mensilmente e presumi di volere tutti quelli che guidano un veicolo elettrico in un certo arco di tempo, la quantità di terawattora di energia richiesta è decisamente significativa", ha dichiarato Richard Bartlett, amministratore delegato di BP Pulse.