È partito il conto alla rovescia per conoscere i risultati dei conti trimestrali di Amazon, che saranno rilasciati questa sera a mercati chiusi. Il gigante e-commerce dovrebbe riportare un rallentamento del business perché le persone sono tornate a comprare nei negozi dopo il periodo pandemico.
Durante le fasi più cruente del Covid-19, Amazon ha registrato vendite record, con la sua rete logistica che non riusciva a stare dietro all'enorme afflusso di ordini che arrivavano da aziende e consumatori. Per questa ragione aveva deciso di espandere la rete di magazzini, centri di smistamento e quant'altro che supportasse la pressione della domanda. Ciò ha comportato grandi spese in conto capitale, che si fanno adesso sentire dal momento che la richiesta degli ordini è caduta drasticamente.
In aggiunta a questo, vi è anche il discorso legato all'inflazione, con le persone che spendono molto meno per i beni discrezionali. Questo ha fatto diminuire in maniera considerevole il flusso di vendite nella piattaforma.
Trimestrale Amazon: le attese degli analisti
Secondo le stime degli analisti, Amazon dovrebbe riportare entrate a 119 miliardi di dollari, in crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma un utile di 1,3 miliardi di dollari, in calo dell'83% anno su anno.
A incidere molto sul crollo dell'utile sono i costi per il personale che l'azienda ha dovuto assumere quando ha esteso gli spazi nei magazzini. Essa stessa ha dichiarato di avere troppi dipendenti in quei reparti, che nel secondo trimestre hanno comportato l'aggiunta di 10 miliardi di dollari di costi. Al riguardo, il gruppo guidato da
Andy Jassy ha attuato un piano per il subaffitto dei magazzini in eccesso e per rinviare la costruzione di nuove strutture, nonché per rinegoziare o porre fine ai contratti di locazione.
Inoltre peserà molto il costo del carburante per gli automezzi della società, dal momento che il rally del petrolio ha fatto schizzare in alto i prezzi alla pompa di benzina. L'attenzione degli investitori sarà massima per quel che riguarda le attività che negli ultimi tempi sono state le più affidabili per la crescita aziendale, ovverosia il cloud computing e la pubblicità. Il cloud Amazon Web Services è atteso ancora molto sostenuto nella crescita, sebbene a un ritmo forse più contenuto. Per quanto riguarda la pubblicità, questa potrebbe essere un'incognita.
Le indicazioni derivanti dalle trimestrali di
Snap e di
Meta Platforms non sono molto incoraggianti, in quanto denotano un ricorso da parte degli inserzionisti al taglio del budget pubblicitario. Secondo alcuni però
tale segmento continuerà a compensare alcuni punti deboli della vendita al dettaglio di Amazon. Un altro argomento di interesse riguarda la
partecipazione del 20% di Amazon sulla società di veicoli elettrici Rivian Automotive. L'andamento turbolento dell'azienda ha generato parecchie perdite per il colosso di Seattle.
Lo scorso trimestre Amazon ha riportato un passivo di 7,6 miliardi di dollari, che è seguito però a un guadagno di 12 miliardi di dollari del trimestre precedente. Cosa ci sarà da aspettarsi questa volta? Dal 1° marzo fino al 30 giugno, le azioni Rivian a Wall Street hanno bruciato quasi il 62% di capitalizzazione, quindi la perdita per Amazon anche stavolta sarà cospicua.