Tramite AliExpress, Alibaba ha implementato il servizio "buy now pay later" al di fuori dalla Cina. Il gigante e-commerce consentirà agli acquirenti esteri di pagare gli acquisti a scadenza, solo dopo aver ricevuto la merce, con l'obiettivo di incrementare le vendite globali, attualmente in contrazione. Inizialmente, il servizio sarà effettuato in alcuni Paesi europei come Germania, Francia e Spagna, ma successivamente potrebbe essere esteso anche in altri mercati.
AliExpress vende i suoi prodotti in oltre 200 paesi e la maggior parte dei venditori sono aziende situate in Cina. Questo aspetto rappresenta un ostacolo, perché i tempi di attesa sono normalmente lunghi. Per tale ragione, la formula del "compra ora paga dopo" potrebbe rivelarsi vincente, o quantomeno compensare almeno in parte il problema delle tempistiche di consegna.
AliExpress ha detto che in alcune grandi città come Parigi e Madrid i prodotti possono arrivare in 10 giorni lavorativi, mentre in altre città europee i tempi possono allungarsi a 15-20 giorni. Tra l'altro, l'azienda offre un servizio di risarcimento se la merce non è recapitata secondo i tempi previsti.
Alibaba: la scelta di puntare sul buy now pay later
Il "buy now pay later" sta crescendo in tutto il mondo in questo periodo, anche se i venditori devono sostenere il costo del finanziamento, dal momento che il compratore paga dilazionato senza interessi. Ovviamente, il prezzo di vendita terrà anche conto di questo onere. Ad ogni modo, in un periodo in cui la domanda globale è in calo per effetto dell'inflazione, il ricorso delle aziende a questo modello serve per contrastare il calo delle vendite.
Per Alibaba questo discorso vale in maniera speciale, visto che gli ordini effettuati tramite AliExpress negli ultimi tre trimestri fiscali sono scesi notevolmente. La società ha imputato il calo alla forza del dollaro americano rispetto all'euro, ai cambiamenti nelle regole fiscali dell'Unione europea, nonché alle problematiche legate alle catene di approvvigionamento a seguito della guerra Russia-Ucraina. In particolare, l'e-commerce cinese sta registrando una crescita più lenta delle vendite nel proprio Paese, a causa soprattutto del rallentamento dei consumi dovuto alle strette anti-Covid attuate lo scorso anno. Di conseguenza, ora guarda maggiormente all'estero per allargare il campo di attività.
AliExpress contribuisce solo per il 5% alle entrate totali di Alibaba, ma l'attività di vendita al dettaglio per il colosso cinese rappresenta una delle strategie chiave dell'azienda, insieme al consuming e al cloud computing. L'operazione comunque non sarà facile, anche perché la concorrenza che la piattaforma internazionale sta affrontando è particolarmente agguerrita, con il gigante del fast-fashion Shein e la controllata statunitense di Pinduoduo, Temu, sulla cresta dell'onda.