L'Unione europea ha escluso alcune grandi banche coinvolte in passato in violazioni delle norme antitrust dai deal sindacati per finanziare il Recovery fund, secondo quanto riferito dall'esecutivo UE. Vediamo i dettagli.
L’Unione europea esclude alcune banche da sindacati bond Recovery fund
"La Commissione procederà a un'attenta valutazione per capire se i primary dealer colpevoli di aver violato le norme antitrust abbiano preso le misure necessarie per evitare che queste pratiche si ripetano", spiega la Commissione in una nota a Reuters.
"In attesa del completamento di questa valutazione, queste istituzioni verranno ammesse alla rete dei primary dealer ma non invitate alle singole operazioni sindacate", aggiunge. L'esecutivo UE non ha specificato quali banche siano state escluse ma un portavoce ha fatto riferimento a tre casi di cartello negli ultimi tre anni che hanno visto coinvolte 10 tra le principali banche dell'Unione.
Bruxelles in aprile e maggio ha multato istituti tra cui Bank of America, Credit Agricole, Natixis, Nomura, Natwest Markets e UniCredit per aver violato le norme antitrust in due diversi casi. Anche Deutsche Bank ha partecipato a uno dei cartelli ma non è stata multata poiché lo aveva comunicato alla Commissione. Barclays, Citigroup, JP Morgan e Natwest sono state multate nel 2019 per manipolazione nel mercato valutario.
Queste banche sono tra i 39 primary dealer che gestitscono deal sindacati del blocco e per i quali ottengono ricche commissioni. I portavoce di Nomura, BofA, Barclays, Natixis, Credit Agricole, NatWest, Deutsche Bank, UniCredit, Citi e JP Morgan non hanno commentato.
Un portavoce UE ha detto che gli istituti "a un certo punto" potranno avere di nuovo accesso ai sindacati. La notizia, riportata in esclusiva da Ifr, servizio di Refinitiv, la settimana scorsa, era stata rilanciata oggi dal Financial Times.
EU bond: ordini hanno superato i 142 miliardi di euro
Ieri si è concluso il lancio del primo bond UE da 10 miliardi per il finanziamento del Next Generation EU con ordini che hanno superato i 142 miliardi. Nel 2021 sono previste emissioni di EU-bond per un totale di 80 miliardi di euro, con scadenze tra i 5 e i 30 anni.
Da settembre, partiranno le emissioni EU-Bills per un totale di 20 miliardi di euro (con scadenza fino a 24 mesi). Intanto entro il prossimo mese sono previsti altri due sindacati di EU-Bond ed in autunno sono previste emissioni di green bond.