Nel 2020 quasi tutti i miliardari del mondo si sono arricchiti ancor di più. Pochi però hanno deciso di fare donazioni significative per il bene comune. La pandemia di coronavirus, la conseguente recessione globale causata dalle restrizioni, ma anche la resa dei conti contro le discriminazioni razziali, hanno spinto però alcuni dei paperoni del pianeta a occuparsi di un’ampia serie di cause elargendo doni multimilionari.
Secondo il Chronicle of Philanthropy, un mensile in lingua inglese dedicato al mondo della filantropia, i 50 maggiori donatori negli Stati Uniti hanno contribuito per un totale di 24,7 miliardi di dollari nel 2020. Una cifra in crescita di oltre il 56% rispetto ai 15,8 miliardi di dollari del 2019. Vediamo dunque chi, tra i più grandi ricchi del mondo, hanno donato di più nell’anno da poco conclusosi.
Chronicle of Philanthropy: la classifica dei filantropi del pianeta
A rivendicare il primo posto nell'elenco annuale di Philanthropy 50 è stato Jeff Bezos, che ha impegnato 10 miliardi di dollari del suo patrimonio per lanciare il Bezos Earth Fund, che si pone come obiettivo quello di affrontare il cambiamento climatico.
Bezos, che di recente ha annunciato che si dimetterà dalla carica di CEO di Amazon passando il testimone ad Andy Jassy per dedicare più tempo alla filantropia e ad altri progetti, ha anche contribuito con 100 milioni di dollari a Feeding America, un'organizzazione non-profit con sede negli Stati Uniti, che ha una rete nazionale di banche alimentari che sostenta più di 37 milioni di persone attraverso dispense alimentari, mense e rifugi.
MacKenzie Scott, ex moglie di Bezos e seconda tra le donne più ricche del mondo, è sul secondo gradino del podio di questa classifica con un totale di 5,7 miliardi di dollari di donazioni nel 2020. Ha sostenuto 512 enti di beneficenza, tra cui banche alimentari, organizzazioni di servizi umani e enti per la giustizia razziale. Scott è la più grande finanziatrice anche per organizzazioni che si focalizzano sulla parità di genere e razziale con un impegno di 586,7 milioni di dollari lo scorso anno.
Dal terzo al quinto posto si trovano rispettivamente: l'ex sindaco di New York Michael Bloomberg, il fondatore di Nike Phil Knight e sua moglie Penelope, e in quinta posizione il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey. Tutti loro hanno donato più di 1 miliardo di dollari nel 2020.
"L'anno scorso c'è stata un'enorme ondata di sostegno da parte dei grandi donatori per aiutare a far fronte alla pandemia di Covid-19", afferma Melissa Berman, presidente di Rockefeller Philanthropy Advisors, che fornisce consulenza ai filantropi di tutto il mondo.
La donazione di 100 milioni di dollari da parte di Bezos alle banche del cibo, le donazioni di Scott alla giustizia e all'equità razziali, alle organizzazioni basate sulla comunità e alle organizzazioni guidate da persone di colore e donne, è una forte affermazione di come i grandi filantropi del pianeta si stiano gradualmente concentrando sull'affrontare la povertà e il cambiamento sistemico, ha affermato Berman.
Classifica Chronicle of Philanthropy: come funziona
Le classifiche di The Chronicle si basano sull'importo totale donato dai filantropi nel corso dell’anno. Le informazioni si basano su ricerche approfondite con donatori, i loro beneficiari e registri pubblici.
Tuttavia, alcuni dei maggiori donatori americani non sono apparsi nell'elenco, anche se lo scorso anno hanno fatto un grande regalo a un'organizzazione no profit come parte dei loro impegni pluriennali. Ad esempio, Warren Buffett è assente nella lista relativa al 2020 anche se l'anno scorso ha donato alla Bill & Melinda Gates Foundation 2,2 miliardi in azioni.
In ogni caso, dei primi 50 donatori, 20 vivono in California. New York e il Texas, ciascuno con cinque, si classificano al secondo posto come origini dei donatori. Le fondazioni ambientali sono state il principale destinatario delle donazioni con un totale di 10,05 miliardi di dollari. Queste sono state seguite dalle organizzazioni non-profit con 2,73 miliardi e dai college e università che hanno ricevuto donazioni per 2,19 miliardi di dollari.