Molte cose interessanti sono venute fuori dai brevetti depositati da Meta Platforms all'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti in merito alla costruzione del metaverso e a come il colosso del social network intenda trarre profitto dal modello di business. L'azienda investirà 10 miliardi di dollari all'anno per raggiungere l'obiettivo e, insieme ad altre Big Tech come Microsoft ed Apple che in qualche modo saranno protagoniste in questo mondo virtuale, probabilmente darà vita a quella che sarà la prossima evoluzione di Internet.
Metaverso: ecco come verrà costruito
Meta innanzitutto utilizzerà i dati biometrici degli utenti per creare un effetto potenziato della visione, in modo che gli avatar possano essere animati come se effettivamente vivessero nella realtà. Questi dati riguardano i movimenti degli occhi e del naso, la posologia del corpo e ogni cosa che possa modificare l'espressione umana.
Vi sono dei brevetti che raccolgono in un auricolare attraverso telecamere e sensori minuscoli il tracciamento degli occhi e del volto, facendo in modo che l'avatar rispecchi ciò che un utente farebbe nella vita reale attraverso il modo in cui lo sguardo cade negli eventi virtuali.
Un brevetto riporta un sistema per identificare le espressioni facciali per mezzo di un visore adattato ai contenuti multimediali. Vi sono anche dei sensori magnetici indossabili che sono posizionati intorno al busto per tracciare la posa del corpo. Un brevetto che riguarda un modo per personalizzare l'avatar attraverso uno skin replicator, ossia la creazione tridimensionale partendo dalla foto dell'utente.
Noelle Martin, legale che ha passato oltre un anno alla ricerca sul monitoraggio umano di Meta, ha definito questo programma come una sorta di clonazione umana, dove si è in grado di creare una "simulazione di ogni persona in ogni poro della pelle, ciocca di capelli e micromovimento." Tutto questo ha scatenato le critiche da parte di alcuni osservatori sull'utilizzo dei dati e quindi sulla sicurezza personale. Celia Hodent, ex direttrice dell'esperienza utente di Epic Games e ora consulente indipendente, si è posta il dubbio su cosa realmente Meta farà dei dati, dove nessuno assicura nulla.
Metaverso: ecco come guadagnerà Meta
Dai brevetti risulta anche come Meta prenderà profitto dal mondo virtuale che intende creare. Un canale attrattivo sarà la pubblicità da 85 miliardi di dollari l'anno, dove verranno effettuate reclame mirate e contenuti sponsorizzati. Qui saranno incluse proposte per negozi virtuali, nei quali gli utenti potranno acquistare articoli digitali corrispondenti a quelli che si trovano nel mondo reale e che sono stati sponsorizzati dai marchi.
Il gruppo di Menlo Park manterrà bassi i prezzi delle cuffie, puntando quindi sui ricavi dalla pubblicità e dal supporto alle vendite di beni e servizi digitali. Al riguardo un brevetto mostra come la pubblicità sarà presentata agli utenti in maniera personalizzata utilizzando la realtà aumentata, sulla base di età, sesso, interessi, preferenze, comportamenti nei social attraverso commenti e likes. In questo ogni segnale verrà captato mediante la direzione dello sguardo e l'attività della pupilla, che indicano appunto la manifestazione o meno di interesse verso un determinato articolo virtuale.
Brittan Heller, avvocato tecnologico di Foley Hoag, lancia però un allarme definendo tutto questo uno scenario da incubo fatto di una pubblicità mirata in base alle reazioni biologiche involontarie che invadono la sfera privata di ogni persona. Tuttavia, sottolinea l'avvocato, per ora non vi sono vincoli legali che impediscano di fare tutto questo.