Spesso si sente parlare di mercati OTC con riferimento soprattutto ad alcuni tipi di strumenti finanziari, come i cambi valutari e le criptovalute. Ma cosa sono effettivamente e quali rischi comportano? Ecco una guida che spiega le principali caratteristiche e tutto quello che c'è da sapere su questo particolare segmento della finanza.
Mercati OTC: definizione e principali caratteristiche
I mercati Over The Counter, il cui acronimo è OTC, sono particolari tipologie di mercato che hanno la caratteristica di non essere regolamentate, ovvero le negoziazioni avvengono al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali dove vi è un'Autorità che regola e disciplina le transazioni. Di conseguenza queste ultime non sono standardizzate, bensì assumono aspetti che dipendono dalle decisioni degli enti emittenti.
L'origine del termine "over the counter" è dibattuta. Alcuni sostengono che prende spunto dai mercati anglosassoni dove, una volta chiuse le contrattazioni ufficiali di Borsa, nei banconi vicino alle sale di negoziazione gli scambi proseguivano in via informale.
Altri invece alludono alla Borsa di Chicago, che era dotata di un enorme orologio nella sala delle contrattazioni e, quando queste terminavano, dava luogo alla continuazione delle transazioni nella sala sita sopra l'orologio; da questo il termine counter inteso come contatore, ossia orologio.
I prezzi degli strumenti quotati nei mercati non regolamentati vengono sganciati dall'andamento delle Borse mondiali e il valore determinato risulta solamente dall'incrocio della domanda con l'offerta, in maniera informale tra gli operatori, telefonicamente, o in via telematica.
In virtù di questo, le caratteristiche distintive degli OTC rispetto ai mercati regolamentati sono parecchie. In primo luogo non vi è alcuna ammissione formale degli strumenti finanziari nel mercato; in secondo luogo non vi è alcun obbligo di copertura degli ordini da parte dei market maker; in terzo luogo non vi è un book ufficiale di negoziazione per abbinare in automatico gli ordini di acquisto e vendita; in quarto luogo non vi è alcun controllo sulle negoziazioni effettuate; per finire non vi sono obblighi informativi da parte degli emittenti degli strumenti di negoziazione non regolamentati.
Mercati OTC: come funzionano
Le negoziazioni nei mercati OTC possono avvenire attraverso 2 modalità: bilaterale, dove i trader effettuano prezzi di acquisto e vendita per conto proprio e rendono pubblico tutto tramite telefono, per email o in via telematica; multilaterale, dove è presente uno schermo di contrattazione messo in atto da uno o più intermediari.
Occorre dire che il fatto di essere fuori Borsa non significa che le operazioni OTC siano sempre non autorizzate e non monitorate dalle Autorità finanziarie. Ad esempio esistono alcune strutture che hanno delle regole da rispettare.
Una è denominata OTC Bulletin Board, creata nel 1990, dove sono presenti più di 3.000 titoli e 300 market makers che operano attraverso un servizio elettronico di quotazione fornito dalla Financial Industry Regulatory Authority. Un'altra è chiamata Pink Sheets, avviata nel 1994 e divenuta elettronica nel 1999, dove in USA vengono scambiati titoli non quotati al NYSE o al NASDAQ e dove sono presenti piccole compagnie che hanno azioni del valore inferiore a 5 dollari l'una.
Mercati OTC: i rischi
La mancanza di una regolamentazione rende i mercati OTC più rischiosi rispetto alle Borse tradizionali, in quanto il funzionamento dei titoli e il comportamento degli operatori non è sottoposto alla disciplina e alle autorizzazioni di alcun ente di vigilanza. Pertanto è possibile incorrere in situazioni di inefficienza di mercato e manipolazioni di prezzo senza che vi sia possibilità di tutela per gli operatori.
Un'altra situazione di rischio elevato deriva dalla scarsa liquidità di alcuni titoli che vengono quotati OTC, comportando un'elevata volatilità. Le informazioni poi rilasciate dagli enti emittenti sono scarse, a differenza di quelli quotati nei mercati regolamentati che devono presentare un bilancio ufficiale e pubblicare qualsiasi informazione utile per mettere al corrente l'investitore su tutto ciò che riguarda le caratteristiche del prodotto. Di conseguenza un operatore si potrebbe trovare nella condizione di investire un pò al buio in un mercato OTC.
Per quanto riguarda le obbligazioni OTC, vi è un duplice rischio che si fa più accentuato rispetto alla norma, ossia quello di insolvenza dell'emittente e quello di chiamata del titolo, cioè di vendere a un prezzo più basso di quello di acquisto, proprio per la carenza informativa riguardo il soggetto che emette l'obbligazione.