Nella sua revisione di giugno sulle stime del PIL del blocco europeo, l’agenzia di rating S&P ha previsto per l’Italia una crescita del 4,9% a fine 2021, che sarà seguita da un incremento simile nel 2022 ( clicca qui per il calendario 2021 delle agenzie di rating per l’Italia). L’ottimismo per il Next Generation EU, unito alla progressiva ripresa dei consumi, faranno quindi da volano alla crescita del Belpaese.
Il blocco europeo dovrebbe assistere a un aumento del PIL del 4,4% quest'anno e del 4,5% il prossimo, una revisione al rialzo rispetto alle precedenti stime, che erano state rispettivamente del 4,2 e del 4,4%. Se nel primo trimestre a trainare la ripresa ci aveva pensato la ripartenza del comparto industriale, nel secondo semestre si assisterà ad un rimbalzo del settore dei servizi, che potranno beneficiare della riapertura delle attività grazie ai progressi nelle campagne vaccinali.
Le famiglie europee hanno infatti accumulato risparmi in eccesso pari a circa il 12% dei redditi disponibili: 300 miliardi di euro, il 2,7% del PIL dell’area. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, questo dovrebbe tornare sui livelli pre-pandemici entro la seconda metà del 2022. L’Italia dovrebbe chiudere il 2021 con un tasso di disoccupazione del 10%, molto vicino al 9,9% del 2019. In questo contesto, analizziamo il quadro tecnico del FTSE Mib e le possibili strategie operative.
Indice di Borsa FTSE Mib: analisi tecnica e strategie operative
Durante questa settimana i corsi del FTSE Mib hanno ripetutamente testato la trendline di medio periodo che collega i minimi di fine ottobre con quelli di maggio, ora transitante poco al di sotto delle quotazioni attuali, a 25.300 punti.
A sostenere i corsi vi è anche il supporto dinamico espresso dalla media mobile a 50 giorni dal quale le quotazioni hanno dato via al recente rimbalzo il 21 giugno scorso. La struttura tecnica, nonostante la flessione delle ultime settimane rimane fortemente impostata al rialzo, facendo quindi privilegiare strategie di matrice long.
In tal senso, segnali di forza in prossimità dei due supporti dinamici evidenziati prima potrebbero essere interpretati come opportunità di acquisto in linea con il trend dominante. In tal caso il target dei compratori potrebbe essere identificato presso la resistenza tonda e psicologica a 26.000 punti, sfiorata con i massimi dell’8 giugno scorso.
Vista la struttura tecnica, i venditori tornerebbero in vantaggio nel caso di un ritorno delle quotazioni al di sotto dei 24.668 punti. Se ciò dovesse accadere, strategie di matrice ribassista avrebbero obiettivo presso l’area compresa tra i 24.230 e i 24.000 punti, prossima zona di concentrazione di domanda testata in più occasioni tra aprile e maggio.