Il partito socialdemocratico Spd ha vinto le elezioni parlamentari in Germania, le prime del dopo Merkel. Le urne si sono chiuse alle 18 di ieri. Oltre 60 milioni gli elettori chiamati al voto. Per la prima volta nel Dopoguerra i due maggiori partiti tedeschi sono entrambi sotto il 30%.
Secondo un conteggio ufficiale provvisorio annunciato dalla Commissione elettorale federale il partito di Olaf Scholz, vice cancelliere tedesco, è al 25,7%, davanti ai conservatori della coalizione Cdu/Csu di Laschet, al 24,1%.
L'Unione Cristiano-Democratica di Angela Merkel perde quasi il 9% rispetto al risultato archiviato nel 2017 e consegue il peggior risultato della sua storia. I Verdi sono arrivati al terzo posto con il 14,8%, seguiti da Fdp con l'11,5%. Cdu e Spd vogliono che la nuova coalizione si formi prima di Natale. È quello che hanno chiarito Scholz e Laschet nel corso dell'Elefanten Runde, il talk show che ha ospitato tutti i candidati dei diversi partiti.
Elezioni tedesche 2021: cosa ne pensano gli analisti
“In questa fase le coalizioni più probabili sono quella del “semaforo” o quella “della Giamaica”, entrambe comprendenti i Verdi. Quest’ultima potrebbe richiedere mesi per essere identificata. Finora c'è poca visibilità in termini di una politica fiscale potenzialmente molto più allentata in Germania in futuro, anche se la spesa relativa al cambiamento climatico dovrebbe essere prevista in entrambi i casi.
La mancanza di visibilità sussiste anche per quanto riguarda la futura posizione della Germania riguardo alle regole fiscali dell'UE e all'integrazione europea”, spiega Gergely Majoros, membro del Comitato Investimenti, Carmignac.
“Questo risultato elettorale conferma la nostra prudenza sui mercati dei tassi core europei. Non solo i negoziati di coalizione potrebbero essere lunghi, ma i mercati finanziari stanno entrando nella fase chiave della normalizzazione delle politiche fiscali e monetarie.
Inoltre, le aspettative di crescita economica potrebbero iniziare presto a indebolirsi, mentre le aspettative di inflazione potrebbero ancora aumentare. Nel complesso una situazione difficile per le banche centrali e gli investitori obbligazionari”, ha chiosato Majoros.