Economia Italiana in focus: nel 2022 il Pil del nostro Paese, a prezzi di mercato, si è attestato a 1.909.154 milioni di euro, il 6,8% in più rispetto all’anno precedente. In termini di volume, ha fatto sapere l' Istat, la ricchezza prodotta è cresciuta del 3,7%.
Risultato in linea con le stime governative, il dato è frutto dell’andamento positivo registrato nei primi tre trimestri ma segna un deciso rallentamento rispetto al 2021, quando aveva evidenziato un +7% (rivisto al rialzo dal precedente +6,7%).
Dal lato della domanda interna, nel 2022 si registra, in termini di volume, un incremento del 9,4% degli investimenti fissi lordi e del 3,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 9,4% e le importazioni dell'11,8%.
La domanda nazionale ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 4,6 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,5 punti e quello della variazione delle scorte per 0,4 punti.
Deficit italiano sopra la stima dell’esecutivo: ecco perchè
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -8%, a fronte del -9% nel 2021. Il dato 2022 è decisamente maggiore del 5,6% stimato dall’esecutivo a causa della diversa classificazione dei crediti fiscali nei conti dello Stato.
Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -3,7% (-5,5% nel 2021) mentre il rapporto tra il debito ed il Prodotto interno lordo è passato dal 149,8 al 144,7% (145,7% per l’esecutivo). La contrazione è riconducibile al tasso di inflazione che, gonfiando la ricchezza prodotta, provoca la discesa del rapporto.
Pil Italia atteso in aumento dello 0,6% nel 2023
In scia con il rallentamento già evidenziato dall’economia nel terzo trimestre, nel 2023 il Pil italiano dovrebbe registrare un netto peggioramento: il governo stima che il dato nell’anno corrente segnerà, in linea con la previsione rilasciata a fine gennaio dal Fondo monetario internazionale nel suo World Economic Update, un +0,6%.
Stando alla lettura preliminare pubblicata dall’Istat, nel quarto trimestre il dato ha registrato un +0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.