Nei momenti di turbolenza finanziaria dei mercati molti investitori preferiscono rifugiarsi in assets che ritengono più sicuri per la protezione del proprio portafoglio d'investimento. Tali attività hanno delle caratteristiche intrinseche tali per cui, anche quando tutti gli altri strumenti perdono di valore, esse mantengono la validità nel tempo. Per questa ragione vengono definite beni rifugio. Vediamo insieme questi cosa sono, a cosa servono e quali sono i più importanti.
Beni rifugio: cosa sono e a che servono
Un bene rifugio può essere definito come un prodotto che conserva il suo valore intrinseco in ogni situazione economico-finanziaria. Anzi, addirittura in particolari condizioni di instabilità tale strumento aumenta di valore vista l'altissima richiesta che ha sul mercato. In sostanza, quando il mercato azionario crolla, l'economia globale va in recessione o si registrano fenomeni di alta inflazione, il prezzo del bene rifugio non perde quota e in alcune circostanze cresce.
Ovviamente vi è un rovescio della medaglia. In caso di euforia dei mercati tale strumento non garantisce profitti che si allineano all'andamento generale, quindi non è indicato per un investitore particolarmente propenso al rischio e in caccia di grandi guadagni. Nel complesso i beni rifugio servono come stabilizzatori e diversificatori di portafoglio, particolarmente utili nei momenti avversi di mercato.
Beni rifugio: quali sono
I beni rifugio sono diversi. Alcuni hanno perso o attenuato nel tempo la tradizionale funzione che è stata loro assegnata, altri sono stati inseriti dalla letteratura finanziaria solo negli ultimi tempi. Vediamo un elenco completo dei possibili assets che garantiscono una protezione del capitale nelle più svariate situazioni.
Oro, argento e platino
L'oro è il bene rifugio per antonomasia. Quando vi sono grossi scossoni di mercato, gli investitori retail e istituzionali tendono a rifugiarsi nel metallo giallo. Nello stesso tempo anche argento e platino seguono il medesimo percorso, anche se normalmente in misura inferiore.
La ragione della grande considerazione dei metalli preziosi deriva essenzialmente dal fatto che sono di piccole dimensioni, maneggevoli e facilmente trasportabili. Quindi sono considerati un valore di riferimento in tutti i Paesi del mondo, a prescindere dalla moneta domestica e dalle condizioni economiche e politiche.
In aggiunta a questo, i metalli non sono alterabili con il passare degli anni, mantenendo intatto il loro valore intrinseco anche quando l'inflazione erode il potere d'acquisto della moneta.
Puntare sui metalli preziosi per avere grandi rendimenti non è la migliore delle strategie, ma ciò non toglie che è possibile assistere a rally importanti, come è avvenuto per l'oro durante la crisi dei debiti sovrani europei nel 2011 e quando il metallo giallo ha raggiunto il record storico di 2.120 dollari l'oncia nell'agosto del 2020.
Mattone
Le case sono da sempre considerate un bene reale, che nel lungo periodo conservano saldamente il loro valore. Investire negli immobili secondo molti alla fine paga perché c'è sempre richiesta di abitazione in un mercato che a volte è sganciato dalle dinamiche economiche e finanziarie.
In realtà è solo in parte vero, perché spesso si è assistito a delle bolle immobiliari, come quella del 2008 che portò a una delle più terribili crisi finanziarie della storia. In quell'occasione i prezzi delle case crollarono di oltre il 50% e ad oggi ancora non hanno del tutto recuperato il loro valore originario.
Bisogna inoltre tener presente 2 aspetti contrarian agli investimenti immobiliari: il primo è che richiedono grandi capitali e per questo non sono accessibili a tutti; il secondo è che hanno elevati costi accessori, tra imposta di registro, parcella notarile, ristrutturazioni, provvigioni d'agenzia e altri annessi.
Titoli di Stato
Ovviamente non tutti i titoli di Stato sono considerati beni rifugio, ma solamente quelli che hanno ottenuto un elevato rating da parte delle agenzie preposte sulla base della loro affidabilità. I Treasury Bond USA e i Bund tedeschi a 10 anni possono essere annoverati tra quelli che offrono maggiori
garanzie, in quanto è infinitamente remota l'eventualità che gli Stati Uniti o la Germania dichiarino il default per le obbligazioni contratte.
Per converso, il rendimento atteso per queste tipologie d'investimento è molto esiguo e infatti l'obiettivo in tal caso è più che altro la conservazione del capitale e la copertura dell'inflazione quando questa non è elevata.
Valute
Come per i titoli di Stato, solo alcune valute possono fregiarsi dello status di beni rifugio. In particolare sono 3 le monete più gettonate per assolvere a questo ruolo:
- il Dollaro americano
- lo Yen giapponese
- il Franco svizzero
Il Dollaro USA perché è la moneta della più grande economia mondiale e viene utilizzato in tutto il mondo per l'acquisto delle materie prime e come riserva di valore. Nel tempo si è assistiti a lunghi periodi di super Dollaro, soprattutto nelle fasi di incertezza dei mercati. Un classico esempio si è avuto a metà degli anni '80 quando la straordinaria forza del biglietto verde aveva causato parecchie difficoltà all'economia americana.
Al riguardo i Paesi rappresentativi del G5 si riunirono il 22 settembre del 1985 presso l'hotel Plaza di New York per concordare un invento coordinato atto a indebolire la valuta a stelle e strisce. Lo Yen giapponese è considerato bene rifugio per via della considerazione storica che gli investitori hanno del Giappone, come un Paese che ha sempre primeggiato in vari settori quali l'elettronica, le automobili e la tecnologia.
Inoltre il Sol Levante ha una Banca Centrale che sostiene il debito pubblico, il che lo mette al riparo da attacchi speculativi. In periodi di grande volatilità di mercato lo Yen tende ad apprezzarsi, anche se rispetto al passato ha leggermente perso questa caratteristica.
Il Franco svizzero negli ultimi anni ha guadagnato posizioni nella scala degli assets che funzionano come porto sicuro per gli investitori. Le crisi finanziarie degli ultimi decenni hanno dirottato gli investitori verso una valuta rappresentativa di un'economia solida e attrattiva per i capitali di tutto il mondo.
Allo stesso tempo però il comportamento discutibile della Banca Centrale svizzera ha fornito qualche certezza in meno agli operatori di mercato. Emblematico è l'episodio della rimozione del peg EUR/CHF da 1,20 avvenuto il 15 gennaio 2015 da parte del Governatore della Swiss National Bank, Thomas Jordan, che scatenò l'apocalisse sui mercati valutari.
Azioni
Sembrerebbe un paradosso, eppure alcune tipologie di azioni hanno una funzione importante di protezione del portafoglio in certe fasi di mercato. Si tratta soprattutto dei titoli difensivi, che risentono in maniera più limitata delle fasi del ciclo economico. Sono alcuni esempi le azioni sanitarie, le utilities e i titoli dei beni di prima necessità.
Durante il periodo nero della pandemia se ne è avuta una dimostrazione, dove nel marasma generale in cui i mercati azionari colavano a picco, i titoli citati rimanevano in piedi, o limitavano le perdite, o addirittura guadagnavano terreno.
Diamanti e pietre preziose
I diamanti e le pietre preziose presentano lo stesso vantaggio dei metalli come oro, argento e platino; in più hanno la particolare caratteristica della rarità. Gli inconvenienti però sono fondamentalmente 2: in primis vale un pò lo stesso discorso fatto per gli immobili, ossia l'investimento richiede un impegno economico gravoso; in secondo luogo occorrono delle competenze tecniche che non tutti possiedono.
Quadri, oggetti d'arte e da collezione
Nel tempo questi beni tendono ad accrescere il loro valore, in quanto vi sono sempre degli appassionati spesso danarosi che nutrono un certo interesse verso tali forme d'investimento. Quindi possono rappresentare una protezione del portafoglio nel lungo termine a prescindere dall'andamento dei mercati finanziari. Anche in questo caso però è necessario avere competenze nel valutare gli oggetti per mettersi al riparo da truffe o errate considerazioni di valore.
Bitcoin
La principale criptovaluta è stata inserita da molti negli ultimi tempi nell'elenco dei beni rifugio. La spinta a considerare Bitcoin in questa veste si è avuta con la pandemia, quando vi è stata una corsa forsennata ad
acquistare la valuta digitale facendo lievitare il prezzo in maniera esorbitante.
I più accaniti sostenitori della blockchain sono convinti che in futuro Bitcoin sarà riconosciuta come valuta a corso legale, come è avvenuto già in El Salvador. Inoltre, a mano a mano che se ne farà un maggiore utilizzo nei pagamenti e negli scambi commerciali, la volatilità tenderà ad abbassarsi
stabilizzando la moneta virtuale.
Diversi critici hanno delle perplessità in proposito, sia perché ritengono che le oscillazioni violente dei prezzi non possano attribuire a Bitcoin quella stabilità richiesta per un bene rifugio, sia perché asseriscono che in realtà tutte le criptovalute siano prive di valore intrinseco.