Ralph Adrianus Joseph Gerardus Hamers è stato l’Amministratore Delegato di UBS dall’autunno del 2020 a marzo 2023, quando è ritornato a capo della banca Sergio Ermotti. Di recente sotto i riflettori, Hamers avrebbe guidato l’ acquisizione di Credit Suisse, una delle principali concorrenti di UBS, per 3 miliardi di franchi svizzeri (circa 3 miliardi di euro). Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su di lui.
Chi è Ralph Hamers, ex CEO di UBS
Nato il 25 maggio 1966 a Simpelveld, nel sud-est dei Paesi Bassi, Hamers ha passato la sua carriera in Ing per 29 anni, prima di diventare il numero uno di UBS. Ha conseguito un master in econometria/operazioni aziendali presso l’Università di Tilburg.
Il top manager è anche membro del CdA dell’Institute of International Finance, del board della Camera di Commercio Svizzero-Americana, dell’Institut International d’Etudes Bancaires, della Fondazione IMD, del Consiglio Consultivo di McKinsey, del World Economic Forum International Business Council nonché governatore del World Economic Forum.
È stato responsabile del mercato rumeno e di quello belga prima di diventare CEO nell’ottobre 2013. In quel ruolo ha dovuto risollevare l’azienda dai postumi della crisi finanziaria del 2008, quando il governo olandese effettuò un salvataggio da 10 miliardi.
Durante il suo periodo come AD, Hamers ha guidato la banca verso la redditività, ha investito molto nella sua trasformazione digitale, basandosi molto di più sulla sua offerta online e meno sulla sua rete di filiali rispetto alla maggior parte dei competitors. Nel 2018 è stato incluso tra i dieci Amministratori Delegati più stimati al mondo dal Global Ceo RepTrak stilato da Reputation Institute.
Prima della recente vicenda UBS-Credit Suisse Hamers era già stato sotto i riflettori: nel 2018 provò ad aumentarsi lo stipendio da 1,6 a 3 milioni di euro. Nonostante all’epoca guadagnasse molto meno dei dirigenti di altre grandi banche europee e USA, gli olandesi si ribellarono.
Molti politici parlarono di “indecenza”, poiché Hamers chiedeva un aumento di stipendio di quasi il 100% contro l’1,7% dei dipendenti e inoltre guadagnava 30 volte di più di un normale bancario. La proposta fu contestata anche dal ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra, e alla fine fu ritirata dal CdA.
Alla sua guida, UBS lo scorso anno ha registrato un utile di 7,6 miliardi di dollari, anche se una delle operazioni principali imbastite da Hamers è saltata a settembre. Il colosso svizzero ha rinunciato infatti ad acquistare per 1,4 miliardi di dollari Wealthfront, un servizio automatico di investimenti.
Sergio Ermotti torna CEO per guidare il deal UBS-Credit Suisse
A fine marzo 2023, UBS ha richiamato Sergio Ermotti come CEO del gruppo "alla luce delle nuove sfide e delle nuove priorità che emergono dalla prevista acquisizione di Credit Suisse", spiega la banca. La nomina sarà efficace dal 5 aprile dopo l'assemblea dei soci.
Ermotti succede quindi ad Hamers al quale tre anni fa aveva lasciato la guida del gruppo. Hamers "ha accettato di dimettersi per servire gli interessi del nuovo gruppo post fusione, del settore finanziario svizzero e del Paese", sottolinea la banca elvetica. Hamers rimarrà comunque in UBS e "lavorerà al fianco di Ermotti come consulente durante un periodo di transizione per garantire una chiusura positiva della transizione e un corretto passaggio di consegne".