Nel meeting della Fed di metà marzo, Jerome Powell ha annunciato una delle manovre di politica monetaria più restrittive della storia, per la velocità e per l’entità del rialzo dei rialzi. I mercati azionari hanno tenuto: il Presidente della Federal Reserve è riuscito nel suo intento, almeno per ora.
Ma i mesi a venire saranno difficili: si dovrà riuscire a far rallentare l’economia ad un punto tale da frenare l’inflazione e riportarla all’obiettivo del 2% ma senza che questo porti ad uno scenario recessivo caratterizzato (anche) da un indebolimento eccessivo del mercato del lavoro.
Fed: ecco gli obiettivi di Jerome Powell
L’obiettivo di Powell sarà quello di procedere a successivi rialzi, che dipenderanno da come l’economia risponderà sia in termini di equilibrio tra domanda ed offerta che di andamento dell’inflazione. Ma attenzione. Nonostante Powell sia stato molto rassicurante con i mercati, illudendoli che non porterà gli USA in recessione, il rischio di uno scenario di questo tipo permane.
Questo per un motivo semplice. Egli si è mostrato deciso a fronteggiare l’inflazione, affermando che se i rialzi programmati non dovessero essere sufficienti, si procederà ad ulteriori aumenti. In sintesi, la priorità della Fed ora è quella di ridurre l'indice dei prezzi al consumo, costi quel che costi, anche a scapito della crescita.
In un contesto in cui il movimento al rialzo dei prezzi è legato a dinamiche che sono meno legate all’andamento della domanda ma trovano origini su squilibri dal lato dell’offerta, sarà molto difficile per Powell ridurre l’inflazione senza comportare un rallentamento importante della crescita macro.
Powell vuole (per ora) lasciare i mercati al loro destino
In un intervento della scorsa settimana, Powell ha sottolineato che non cambierà idea e che la priorità sarà il contenimento dell'inflazione. Se la Fed dovesse continuare ad alzare i tassi con il rischio di portare l’economia USA in recessione, quale asset class privilegiare? Azioni o bond? La prima cosa che passerebbe per la testa è il Bitcoin.
Nel webinar abbiamo visto in dettaglio, con l'ausilio di grafici, le conseguenze di questa decisione e quali sono gli scenari da seguire. Tutto dipenderà dall'eventuale recessione. Ma Powell sembra intenzionato a lasciare i mercati al loro destino, lasciando vivere solo il più forte.
In linea con l'economista: asset chiave e strumenti analizzati
Nel webinar abbiamo spiegato in dettaglio quali sono i possibili scenari per i mercati azionari. Non sarà un mercato facile, dominato da una altissima volatilità anche se per ora impostato al rialzo. I volumi ci indicano come sempre la strada e quindi abbiamo analizzato in dettaglio i livelli chiave long e short da seguire, secondo gli indizi lasciati dalle mani forti su Bitcoin, oro, argento e petrolio. Per il Forex: Dollar Index, euro e sterlina. A seguire gli indici di Borsa più importanti al mondo: S&P 500, DAX, Dow Jones e NASDAQ 100.
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