Ieri sera si è conclusa la due giorni della Federal Reserve. Nessuna sorpresa dalla Banca centrale statunitense, che ha assecondato le aspettative degli operatori annunciando ufficialmente il primo aumento dei tassi di interesse dello 0,25%. Vediamo tutti i dettagli.
Riunione Fed 15-16 marzo 2022: via al primo rialzo dei tassi interesse dal 2018
Cosa ha deciso la Federal Reserve nella riunione di politica monetaria che si è tenuta il 15 e il 16 marzo 2022? Come già anticipato, non ci sono state grandi sorprese dal meeting di marzo, la Fed ha assecondato le aspettative del mercato, aumentato il costo del denaro di 25 punti base, portandolo nella forchetta compresa tra lo 0,25% e lo 0,50%. Si tratta del primo aumento dei tassi dal 2018.
Il FOMC ha anche previsto aumenti del costo del denaro in ciascuna delle sei riunioni rimanenti di quest’anno, indicando un tasso di fondi di consenso dell'1,9% entro la fine del 2022. Il Comitato vede altri sette rialzi nel 2022 e altri tre aumenti nel 2023. Nel 2024 non sono previsti aumenti, al momento.
Riguardo ai 9.000 miliardi di dollari di bilancio della Banca centrale USA, composto principalmente da Treasury e titoli garantiti da ipoteca acquistati nel corso degli anni, il FOMC ha affermato che “prevede di iniziare a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e debito e titoli garantiti da ipoteca in una prossima riunione”.
I troppi soldi iniettati nel mercato, uniti ai problemi nella catena di approvvigionamento, hanno fatto impennare la domanda molto oltre la capacità dell’offerta di soddisfarla. A febbraio l’inflazione è salita al 7,9% su base annuale ai massimi da 40 anni.
A tutto ciò si è aggiunta la guerra tra Russia e Ucraina, che da una parte accresce l’instabilità e l’incertezza economica globale, dall’altra probabilmente aumenterà l’inflazione a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia.
Fed: le stime economiche e l’impatto della guerra in Ucraina
Il board ha anche comunicato le prospettive economiche: la Fed prevede che l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali esclusi cibo ed energia rifletta una crescita del 4,3% nel 2022, rispetto alla proiezione del 2,7% di dicembre 2021.
Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo, la stima del FOMC lo vede al 2,8% rispetto alle stime del 4% di dicembre 2021. Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, “L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sta causando enormi difficoltà umane ed economiche”, ha affermato la Fed.
Nella sua conferenza stampa il presidente Jerome Powell ha sottolineato comunque che il rischio di recessione non è particolarmente elevato e che l'economia è forte e in grado di sostenere una stretta monetaria. "Ci aspettiamo che l’inflazione torni al 2%, ma il ritorno richiederà più tempo del previsto", ha affermato Powell.
Wall Street è rimasta forte in scia alle parole di Jerome Powell, che nella conferenza stampa ha sottolineato come l’economia sia in grado di resistere ai rialzi dei tassi, affermando che non era preoccupato per la possibilità di una recessione economica.